GÜNTHER SANIN

Vadena

VIOLINO

Foto von Günther Sanin

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
Sono cre­sci­uto in una fami­glia con­ta­di­na con tra­di­zio­ne musicale.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La cucina.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un con­cer­to?
Cer­co di esse­re ripo­sa­to, mi iso­lo e studio.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Per­ce­pi­re la musi­ca e goder­ne la magia.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Non esis­te il con­cer­to per­fet­to, ma il con­cer­to emozionante.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Il con­ta­di­no o il ristoratore.

Qual è la cosa più dif­fi­ci­le dell’essere musicista?
Rima­ne­re semp­re in for­ma impli­ca uno stu­dio quo­ti­dia­no e rin­un­ce a tan­ti piaceri.

Qua­li sono gli aned­do­ti att­or­no alla tua vita da musi­cis­ta che rac­con­ti più spesso?
La pri­ma lezio­ne con Tibor Var­ga, la con­quis­ta del cuo­re di mia mog­lie con il vio­li­no, i tan­ti con­cer­ti in tut­to il mon­do in par­ti­co­la­re l’Ai­da ese­gui­ta a Luxor tem­pio di Kar­nak, le gran­di amici­zie nate sul pal­co­s­ceni­co, il peri­odo di stu­dio tras­cor­so pres­so il con­ser­va­to­rio di Bolzano.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musi­cis­ta?
La cena dopo il concerto😂

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
A me pia­ce tut­ta la musi­ca quan­do è fat­ta bene.

Il tuo talen­to nascosto?
In cucina.

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
Le sta­gio­ni, le mon­tagne, la gen­te, il cibo, lo sti­le e soprat­tut­to il valo­re che da alla cul­tu­ra. Pra­ti­ca­men­te tut­to. Il mio obi­et­tivo è torn­ar­ci al più pres­to possibile.

In qua­li pae­si e/o cit­tà hai già avu­to l’occasione di suonare?
Giap­po­ne, Cina, Corea, Rus­sia, Let­to­nia, Esto­nia, Ucrai­na, Sibe­ria, Bielo­rus­sia, Geor­gia, Gre­cia, Tur­chia, Roma­nia, Bul­ga­ria, Cro­azia, Aus­tria, Ger­ma­nia, Fran­cia, Spa­gna, Olan­da, Por­to­gal­lo, Svi­z­zera, Sta­ti Uniti, Cana­da, Tuni­sia, Gior­da­nia, Egit­to, Israe­le, Oman ecc.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buf­fi?
Mi capi­ta­no in continuazione…

Por­ti avan­ti alt­re pro­fes­sio­ni olt­re a questa?
No.

Qual è il tuo pri­mo ricordo d’infanzia?
Haus­mu­sik, le muc­che e i miei cani.

Qua­le alt­ro aned­do­to su di te vor­res­ti raccontarci?
Uno tra i tan­ti.… il pol­pa­st­rel­lo affett­a­to la set­ti­ma­na pri­ma del mio diplo­ma che ha cau­sa­to una pau­sa di sei mesi e la per­di­ta di un anno.

Se fos­si l’assessore alla cul­tu­ra del­la pro­vin­cia di Bol­za­no, qua­li sareb­be­ro le tue pro­pos­te per il pan­ora­ma cul­tu­ra­le altoatesino?
Mi sem­bra già mol­to buo­no ma raf­forz­e­r­ei l’educazione musi­cale in tut­ti i set­to­ri, dall’infanzia alla ter­za età per­ché la musi­ca è il nut­ri­men­to dell’anima e ci ren­de degli esse­ri migliori.

GÜNTHER SANIN

Vadena

VIOLINO

Foto von Günther Sanin

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
Sono cre­sci­uto in una fami­glia con­ta­di­na con tra­di­zio­ne musicale.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La cucina.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un con­cer­to?
Cer­co di esse­re ripo­sa­to, mi iso­lo e studio.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Per­ce­pi­re la musi­ca e goder­ne la magia.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Non esis­te il con­cer­to per­fet­to, ma il con­cer­to emozionante.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Il con­ta­di­no o il ristoratore.

Qual è la cosa più dif­fi­ci­le dell’essere musicista?
Rima­ne­re semp­re in for­ma impli­ca uno stu­dio quo­ti­dia­no e rin­un­ce a tan­ti piaceri.

Qua­li sono gli aned­do­ti att­or­no alla tua vita da musi­cis­ta che rac­con­ti più spesso?
La pri­ma lezio­ne con Tibor Var­ga, la con­quis­ta del cuo­re di mia mog­lie con il vio­li­no, i tan­ti con­cer­ti in tut­to il mon­do in par­ti­co­la­re l’Ai­da ese­gui­ta a Luxor tem­pio di Kar­nak, le gran­di amici­zie nate sul pal­co­s­ceni­co, il peri­odo di stu­dio tras­cor­so pres­so il con­ser­va­to­rio di Bolzano.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musi­cis­ta?
La cena dopo il concerto😂

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
A me pia­ce tut­ta la musi­ca quan­do è fat­ta bene.

Il tuo talen­to nascosto?
In cucina.

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
Le sta­gio­ni, le mon­tagne, la gen­te, il cibo, lo sti­le e soprat­tut­to il valo­re che da alla cul­tu­ra. Pra­ti­ca­men­te tut­to. Il mio obi­et­tivo è torn­ar­ci al più pres­to possibile.

In qua­li pae­si e/o cit­tà hai già avu­to l’occasione di suonare?
Giap­po­ne, Cina, Corea, Rus­sia, Let­to­nia, Esto­nia, Ucrai­na, Sibe­ria, Bielo­rus­sia, Geor­gia, Gre­cia, Tur­chia, Roma­nia, Bul­ga­ria, Cro­azia, Aus­tria, Ger­ma­nia, Fran­cia, Spa­gna, Olan­da, Por­to­gal­lo, Svi­z­zera, Sta­ti Uniti, Cana­da, Tuni­sia, Gior­da­nia, Egit­to, Israe­le, Oman ecc.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buf­fi?
Mi capi­ta­no in continuazione…

Por­ti avan­ti alt­re pro­fes­sio­ni olt­re a questa?
No.

Qual è il tuo pri­mo ricordo d’infanzia?
Haus­mu­sik, le muc­che e i miei cani.

Qua­le alt­ro aned­do­to su di te vor­res­ti raccontarci?
Uno tra i tan­ti.… il pol­pa­st­rel­lo affett­a­to la set­ti­ma­na pri­ma del mio diplo­ma che ha cau­sa­to una pau­sa di sei mesi e la per­di­ta di un anno.

Se fos­si l’assessore alla cul­tu­ra del­la pro­vin­cia di Bol­za­no, qua­li sareb­be­ro le tue pro­pos­te per il pan­ora­ma cul­tu­ra­le altoatesino?
Mi sem­bra già mol­to buo­no ma raf­forz­e­r­ei l’educazione musi­cale in tut­ti i set­to­ri, dall’infanzia alla ter­za età per­ché la musi­ca è il nut­ri­men­to dell’anima e ci ren­de degli esse­ri migliori.

BIOGRAFIA

Gün­ther Sanin, vir­tuo­so del vio­li­no, può vant­are un per­cor­so musi­cale di gran­de spes­so­re. Ha con­se­gi­uto a pie­ni voti i doplo­mi in vio­la e vio­li­no al con­ser­va­to­rio F.E. Dall’Abace di Vero­na sot­to la gui­da del maes­tro Wal­ter Daga. Ha segui­to vari cor­si di per­fe­zio­na­men­to con Fran­co Gul­li, Tibor Var­ga ed altri.

Ha fat­to par­te di alcu­ne del­le orchest­re euro­pee di mag­gi­or rilie­vo, qua­li la Sca­la di Mila­no, il Mag­gio Musi­cale Fio­ren­ti­no, l’orchestra Haydn di Bol­za­no, l’orchestra del­la Radio di Luga­no, la Phil­har­mo­nia Wien e alt­re. Vin­ci­to­re del pri­mo pre­mio asso­lu­to „Cit­tà di Stresa“.

Dal 1999 è pri­mo vio­li­no solis­ta dell’Orchestra Fon­da­zio­ne Are­na di Vero­na, ha suo­na­to con i più gran­di diret­to­ri d’orchestra e con­cer­tis­ti del 900, suo­n­an­do nel­le sale più pres­ti­gio­se d’Europa, Rus­sia, Giap­po­ne, Cina, Sta­ti Uniti ecc.

Pri­mo vio­li­no del Trio e del Quar­tet­to d’archi „Vero­na Liri­ca“ con i qua­li svol­ge un’intensa atti­vi­tà con­cer­tis­ti­ca impron­ta­ta pre­va­len­te­men­te sul­la divul­ga­zio­ne del reper­to­rio ope­risti­co anche con la pre­sen­za di famo­se voci del­la liri­ca affront­an­do famo­si pal­co­s­ceni­ci di tut­to il mondo.

Accan­to alla sua atti­vi­tà prin­ci­pa­le nella musi­ca clas­si­ca, Gün­ther ha da semp­re col­ti­va­to la sua ver­sa­ti­li­tà anche ver­so alt­re for­me musi­cali, dal­la musi­ca vien­nese (vio­li­no di spal­la solis­ta del Fes­ti­val Orches­ter Wien) al gys­py e al tan­go argen­ti­no col­la­boran­do con Luis Baca­lov, Astor Piaz­zolla, Fran­co Bat­tia­to e mol­ti altri.

Ques­ta sua pas­sio­ne lo ha ind­ot­to a fon­da­re il Klas­sik Swing Ita­li­an Quar­tet, con il qua­le ha intra­pre­so un’intensa atti­vi­tà dis­co­gra­fi­ca e si è esi­bi­to in tut­to il mon­do con gran­de successo.

BIOGRAFIA

Gün­ther Sanin, vir­tuo­so del vio­li­no, può vant­are un per­cor­so musi­cale di gran­de spes­so­re. Ha con­se­gi­uto a pie­ni voti i doplo­mi in vio­la e vio­li­no al con­ser­va­to­rio F.E. Dall’Abace di Vero­na sot­to la gui­da del maes­tro Wal­ter Daga. Ha segui­to vari cor­si di per­fe­zio­na­men­to con Fran­co Gul­li, Tibor Var­ga ed altri.

Ha fat­to par­te di alcu­ne del­le orchest­re euro­pee di mag­gi­or rilie­vo, qua­li la Sca­la di Mila­no, il Mag­gio Musi­cale Fio­ren­ti­no, l’orchestra Haydn di Bol­za­no, l’orchestra del­la Radio di Luga­no, la Phil­har­mo­nia Wien e alt­re. Vin­ci­to­re del pri­mo pre­mio asso­lu­to „Cit­tà di Stresa“.

Dal 1999 è pri­mo vio­li­no solis­ta dell’Orchestra Fon­da­zio­ne Are­na di Vero­na, ha suo­na­to con i più gran­di diret­to­ri d’orchestra e con­cer­tis­ti del 900, suo­n­an­do nel­le sale più pres­ti­gio­se d’Europa, Rus­sia, Giap­po­ne, Cina, Sta­ti Uniti ecc.

Pri­mo vio­li­no del Trio e del Quar­tet­to d’archi „Vero­na Liri­ca“ con i qua­li svol­ge un’intensa atti­vi­tà con­cer­tis­ti­ca impron­ta­ta pre­va­len­te­men­te sul­la divul­ga­zio­ne del reper­to­rio ope­risti­co anche con la pre­sen­za di famo­se voci del­la liri­ca affront­an­do famo­si pal­co­s­ceni­ci di tut­to il mondo.

Accan­to alla sua atti­vi­tà prin­ci­pa­le nella musi­ca clas­si­ca, Gün­ther ha da semp­re col­ti­va­to la sua ver­sa­ti­li­tà anche ver­so alt­re for­me musi­cali, dal­la musi­ca vien­nese (vio­li­no di spal­la solis­ta del Fes­ti­val Orches­ter Wien) al gys­py e al tan­go argen­ti­no col­la­boran­do con Luis Baca­lov, Astor Piaz­zolla, Fran­co Bat­tia­to e mol­ti altri.

Ques­ta sua pas­sio­ne lo ha ind­ot­to a fon­da­re il Klas­sik Swing Ita­li­an Quar­tet, con il qua­le ha intra­pre­so un’intensa atti­vi­tà dis­co­gra­fi­ca e si è esi­bi­to in tut­to il mon­do con gran­de successo.

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