LORENZO GUIDA

Bolzano

VIOLONCELLO

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
Inn­an­zi­tutto pre­met­to che sono nato in una fami­glia di musi­cis­ti, mio pad­re è diret­to­re d’or­ches­tra, mia mad­re ha stu­dia­to in con­ser­va­to­rio a Mila­no, mio fratel­lo è pia­ni­s­ta; il che mi ha sicu­ra­men­te indi­riz­za­to nel­le mie scel­te, che comun­que ho semp­re pre­so in tota­le auto­no­mia. Ma la vera occa­sio­ne in cui ho scel­to di ini­zia­re a suo­na­re il vio­lon­cel­lo è sta­ta quan­do ave­vo cin­que anni: un vio­lon­cel­lis­ta ami­co di mio fratel­lo mi ha pre­so in brac­cio e mi ha fat­to suo­na­re le cor­de vuo­te. Sono rimasto com­ple­ta­men­te fol­gora­to dal calo­re del suo­no e dal­la poten­za del­le vibra­zio­ni di ques­to stru­men­to. Dopo qual­che mese ho comin­cia­to a stu­dia­re violoncello.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
La pre­pa­ra­zio­ne per un con­cer­to richie­de uno sfor­zo duris­si­mo a livel­lo men­ta­le, fisi­co ed emo­tivo. Cer­co semp­re di dare il meglio di me in ques­ta fase e di rag­gi­unge­re il più alto livel­lo pos­si­bi­le. Fini­ta ques­ta fase arri­va il gior­no del con­cer­to e in quel momen­to pen­so che ormai la fati­ca è ter­mi­na­ta e mi lascio anda­re al pia­ce­re di suo­na­re sul pal­co e di gode­re nel far musi­ca, la vera ragio­ne per cui noi musi­cis­ti abbia­mo scel­to ques­ta professione.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
La tota­le liber­tà quan­do si suo­na in con­cer­to, ovvero l’ab­ban­do­nar­si al pia­ce­re di sen­ti­re ed espri­me­re le emo­zio­ni e più in gene­ra­le la pro­pria natu­ra auten­ti­ca. Dun­que il ritro­va­re se stes­si e di con­se­guen­za la stra­da per la felicità.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Un con­cer­to è per­fet­to se in ogni istan­te il musi­cis­ta rie­s­ce ad espri­me­re la pro­pria auten­ti­ci­tà e dun­que l’en­tus­i­as­mo per la musi­ca che sta ese­guen­do. Ne con­se­gue che il pubbli­co sarà est­asia­to dal­la pri­ma nota all’ul­ti­ma. Per otte­ne­re ques­to ser­ve sen­si­bi­li­tà, imma­gi­na­zio­ne, intel­li­gen­za e duro lavoro per decen­ni per riusci­re a svin­co­lar­si da ogni tipo di pro­ble­ma­ti­ca, com­pre­se quel­le tecnico-strumentali.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Mi sareb­be pia­ci­uto dedi­car­mi alla scrit­tu­ra o alla filoso­fia. Sono semp­re sta­to appas­sio­na­to anche di aerei, non mi dis­pia­ce­reb­be esse­re un pilo­ta in un’al­tra vita!

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
L’o­ra che ded­ico ogni gior­no a sca­le e arpeg­gi, indis­pensa­bi­le per man­te­nere la soli­di­tà tec­ni­ca e per poter­si poi svin­co­la­re dal­l’as­pet­to stru­men­ta­le nel far musica.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Ascol­to prin­ci­pal­men­te musi­ca clas­si­ca. Sono pro­fon­da­men­te inna­mo­ra­to del­la musi­ca di Wag­ner, spe­cial­men­te di “Der Ring des Nibe­lun­gen” e “Par­si­fal”, non­ché ado­ro Bruck­ner, Richard Strauss, Bach, Schu­mann, Brahms, i rus­si Pro­ko­fiev e Shost­a­ko­vich e tan­ti altri ancora.

Il tuo talen­to nascosto?
Mi riusci­va­no bene le tra­du­zi­o­ni dal gre­co quan­do ero al liceo!

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
La stra­or­di­na­ria ric­chez­za natu­ra­li­sti­ca che ne fa uno dei più bei paes­ag­gi in asso­lu­to al mon­do. E inolt­re la mol­te­pli­ci­tà di influssi nel cam­po socio-cul­tu­ra­le e lin­gu­i­sti­co, dovu­ta allo scam­bio e la recipro­ca influ­en­za tra cul­tu­ra tede­s­ca e ita­lia­na. Ques­to non può che gio­va­re ed esse­re di ispi­ra­zio­ne per gli artisti.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
Ado­ro leg­ge­re, spe­cial­men­te tes­ti filoso­fi­ci oppu­re roman­zi e rac­con­ti con pro­fon­di spun­ti di rifles­sio­ne. Negli ulti­mi tem­pi mi sono appas­sio­na­to mol­to ai tes­ti di Nietz­sche e al tea­t­ro del­l’assur­do di Beckett.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buffi?
Sì ahimè! Per esem­pio una vol­ta sta­vo suo­n­an­do a Ber­li­no e dopo due bat­tu­te ini­zia a scappar­mi il pun­ta­le. Non pro­prio il modo miglio­re per ini­zia­re un’esecuzione…

LORENZO GUIDA

Bolzano

VIOLONCELLO

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
Inn­an­zi­tutto pre­met­to che sono nato in una fami­glia di musi­cis­ti, mio pad­re è diret­to­re d’or­ches­tra, mia mad­re ha stu­dia­to in con­ser­va­to­rio a Mila­no, mio fratel­lo è pia­ni­s­ta; il che mi ha sicu­ra­men­te indi­riz­za­to nel­le mie scel­te, che comun­que ho semp­re pre­so in tota­le auto­no­mia. Ma la vera occa­sio­ne in cui ho scel­to di ini­zia­re a suo­na­re il vio­lon­cel­lo è sta­ta quan­do ave­vo cin­que anni: un vio­lon­cel­lis­ta ami­co di mio fratel­lo mi ha pre­so in brac­cio e mi ha fat­to suo­na­re le cor­de vuo­te. Sono rimasto com­ple­ta­men­te fol­gora­to dal calo­re del suo­no e dal­la poten­za del­le vibra­zio­ni di ques­to stru­men­to. Dopo qual­che mese ho comin­cia­to a stu­dia­re violoncello.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
La pre­pa­ra­zio­ne per un con­cer­to richie­de uno sfor­zo duris­si­mo a livel­lo men­ta­le, fisi­co ed emo­tivo. Cer­co semp­re di dare il meglio di me in ques­ta fase e di rag­gi­unge­re il più alto livel­lo pos­si­bi­le. Fini­ta ques­ta fase arri­va il gior­no del con­cer­to e in quel momen­to pen­so che ormai la fati­ca è ter­mi­na­ta e mi lascio anda­re al pia­ce­re di suo­na­re sul pal­co e di gode­re nel far musi­ca, la vera ragio­ne per cui noi musi­cis­ti abbia­mo scel­to ques­ta professione.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
La tota­le liber­tà quan­do si suo­na in con­cer­to, ovvero l’ab­ban­do­nar­si al pia­ce­re di sen­ti­re ed espri­me­re le emo­zio­ni e più in gene­ra­le la pro­pria natu­ra auten­ti­ca. Dun­que il ritro­va­re se stes­si e di con­se­guen­za la stra­da per la felicità.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Un con­cer­to è per­fet­to se in ogni istan­te il musi­cis­ta rie­s­ce ad espri­me­re la pro­pria auten­ti­ci­tà e dun­que l’en­tus­i­as­mo per la musi­ca che sta ese­guen­do. Ne con­se­gue che il pubbli­co sarà est­asia­to dal­la pri­ma nota all’ul­ti­ma. Per otte­ne­re ques­to ser­ve sen­si­bi­li­tà, imma­gi­na­zio­ne, intel­li­gen­za e duro lavoro per decen­ni per riusci­re a svin­co­lar­si da ogni tipo di pro­ble­ma­ti­ca, com­pre­se quel­le tecnico-strumentali.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Mi sareb­be pia­ci­uto dedi­car­mi alla scrit­tu­ra o alla filoso­fia. Sono semp­re sta­to appas­sio­na­to anche di aerei, non mi dis­pia­ce­reb­be esse­re un pilo­ta in un’al­tra vita!

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
L’o­ra che ded­ico ogni gior­no a sca­le e arpeg­gi, indis­pensa­bi­le per man­te­nere la soli­di­tà tec­ni­ca e per poter­si poi svin­co­la­re dal­l’as­pet­to stru­men­ta­le nel far musica.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Ascol­to prin­ci­pal­men­te musi­ca clas­si­ca. Sono pro­fon­da­men­te inna­mo­ra­to del­la musi­ca di Wag­ner, spe­cial­men­te di “Der Ring des Nibe­lun­gen” e “Par­si­fal”, non­ché ado­ro Bruck­ner, Richard Strauss, Bach, Schu­mann, Brahms, i rus­si Pro­ko­fiev e Shost­a­ko­vich e tan­ti altri ancora.

Il tuo talen­to nascosto?
Mi riusci­va­no bene le tra­du­zi­o­ni dal gre­co quan­do ero al liceo!

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
La stra­or­di­na­ria ric­chez­za natu­ra­li­sti­ca che ne fa uno dei più bei paes­ag­gi in asso­lu­to al mon­do. E inolt­re la mol­te­pli­ci­tà di influssi nel cam­po socio-cul­tu­ra­le e lin­gu­i­sti­co, dovu­ta allo scam­bio e la recipro­ca influ­en­za tra cul­tu­ra tede­s­ca e ita­lia­na. Ques­to non può che gio­va­re ed esse­re di ispi­ra­zio­ne per gli artisti.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
Ado­ro leg­ge­re, spe­cial­men­te tes­ti filoso­fi­ci oppu­re roman­zi e rac­con­ti con pro­fon­di spun­ti di rifles­sio­ne. Negli ulti­mi tem­pi mi sono appas­sio­na­to mol­to ai tes­ti di Nietz­sche e al tea­t­ro del­l’assur­do di Beckett.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buffi?
Sì ahimè! Per esem­pio una vol­ta sta­vo suo­n­an­do a Ber­li­no e dopo due bat­tu­te ini­zia a scappar­mi il pun­ta­le. Non pro­prio il modo miglio­re per ini­zia­re un’esecuzione…

BIOGRAFIA

Nato a Tori­no nel 1999, si diplo­ma sedi­cen­ne con il mas­si­mo dei voti, lode e men­zio­ne d’onore pres­so il Con­ser­va­to­rio di Tori­no sot­to la gui­da di Dario Destefano.
Con­tem­po­ra­nea­men­te stu­dia sino al 2018 con Nata­lia Gut­man pres­so la Scuo­la di Musi­ca di Fie­sole. Segue mas­ter­class tenute da David Gering­as, Mischa Mais­ky, Wolf­gang Ema­nu­el Schmidt, Jens Peter Maintz, Asier Polo, Tho­mas Demen­ga, Peter Bruns. 

Ha fre­quen­ta­to sot­to la gui­da di Johan­nes Goritz­ki il Mas­ter of Arts in Music Per­for­mance pres­so il Con­ser­va­to­rio di Luga­no con­se­guen­do il tito­lo di laurea.
Recen­te­men­te ha con­se­gui­to il Mas­ter of Arts in Spe­cia­li­zed Music Per­for­mance sot­to la gui­da di Asier Polo. 

Si aggiudi­ca il 1° pre­mio con men­zio­ne spe­cia­le al Con­cor­so Nazio­na­le d’Ar­chi “Vitto­rio Vene­to” e il 1° pre­mio al con­cor­so “Pug­na­ni”.
Vin­ce il con­cor­so “Inter­na­tio­nal Cel­lo Com­pe­ti­ti­on 2016 NYIAA”, che gli con­sen­te di esi­bir­si pres­so il Car­ne­gie Hall di New York. 

E’ sta­to prem­ia­to a Mon­te­ci­to­rio dal­la Pre­si­den­te del­la Came­ra dei Depu­ta­ti Lau­ra Bold­ri­ni nell’ambito del­le mani­fes­ta­zio­ni per “La Fes­ta Euro­pea del­la Musi­ca 2016”. 

Recen­te­men­te si aggiudi­ca il “Pre­mio Cida­de de Coru­ña” (ovvero 1° pre­mio) al V Con­cor­so Son­cel­lo 2023 a La Coru­ña, in Spa­gna. Tale vitto­ria gli con­sen­tirà di suo­na­re il Con­cer­to n.1 di Shost­a­ko­vich con l’Orquesta Sin­fó­ni­ca de Gali­cia nella sta­gio­ne 2023–2024. 

Suo­na spes­so come solis­ta col­la­boran­do con diret­to­ri qua­li Johan­nes Goritz­ki, Arturo Tama­yo, Marc Kis­so­c­zy, Flo­ri­an Merz.
All’età di 14 anni debut­ta come solis­ta con il con­cer­to per vio­lon­cel­lo e orches­tra di Saint-Saëns. Nel­l’ot­tobre del 2017 nella pres­ti­gio­sa sta­gio­ne dell’Unione Musi­cale di Tori­no suo­na le “Varia­ti­ons de con­cert” di Jean Fran­çaix per vio­lon­cel­lo e orches­tra d’archi. 

Ese­gue come solis­ta “Phan­ta­sie­stück in C’s Manier” di Fried­rich Cerha con l’Orchestra del Con­ser­va­to­rio di Luga­no e il con­cer­to vie­ne tras­mes­so in diret­ta strea­ming dal­la Radiote­le­vi­sio­ne del­la Svi­z­zera Italiana.
Ha suo­na­to le Varia­zio­ni su un Tema Rococò di Tchai­kovs­ky con l’Orchestra del­la Svi­z­zera Ita­lia­na. Recen­te­men­te è sta­to scel­to per ese­gui­re il Con­cer­to n.2 in Re mag­gio­re di Haydn con l’orchestra Chur­säch­si­schen Philar­mo­nie pres­so il König Albert Thea­ter a Bad Els­ter (Ger­ma­nia). 

Si esi­bis­ce in importan­ti sale da con­cer­to non­ché per rino­ma­te sta­gio­ni con­cer­tis­ti­che e mani­fes­ta­zio­ni come il Fes­ti­val “Back to Bach”, “Tori­no Clas­si­cal Music Fes­ti­val”, Fes­ti­val Tici­no Musi­ca, Fes­ti­val MITO 2019, Gar­da Lake Music Fes­ti­val, Lac­Mus Fes­ti­val, la sta­gio­ne del­la De Sono e dell’Unione Musi­cale, Casa­lm­ag­gio­re Inter­na­tio­nal Music Fes­ti­val. 

Suo­na spes­so in varie for­ma­zio­ni came­risti­che col­la­boran­do con musi­cis­ti di gran­de rilie­vo come Lou­is Lor­tie, Anton Dress­ler, Pao­lo Bres­san, con le prime par­ti dell’Orchestra Sin­fo­ni­ca Nazio­na­le del­la Rai, dell’Orchestra dell’Accademia Nazio­na­le di San­ta Ceci­lia e del­la Came­ra­ta Salz­burg, ovvero Rober­to Righet­ti, Simo­ne Bria­to­re, Ste­fa­no Gua­ri­no. 

Suo­na rego­lar­men­te in duo con il fratel­lo, pia­ni­s­ta, con cui si esi­bis­ce sia in Ita­lia — nella sta­gio­ne da came­ra de “Laver­di” di Mila­no, pres­so il “Noli Fes­ti­val” (Savo­na), nella sta­gio­ne Ensem­ble Nuo­ve Musi­che di Savo­na – che all’estero, per il LAC di Luga­no, a Düs­sel­dorf, Cit­tà del Mes­si­co e Cit­tà del Guatemala.
Nel 2022 cos­ti­tuis­ce il trio Kobalt insie­me alla vio­li­nis­ta Ire­nè Fio­ri­to e al pia­ni­s­ta Ric­car­do Ron­da, con i qua­li svol­ge un’intensa atti­vi­tà con­cer­tis­ti­ca e recen­te­men­te vin­ce il 1° pre­mio al Con­cor­so Gas­pa­ro Da Salò di Bre­scia. 

Nel 2017 gli vie­ne asseg­na­ta la bor­sa di stu­dio del­l’As­so­cia­zio­ne per la Musi­ca De Sono fina­liz­za­ta alla 

fre­quen­za del Mas­ter a Luga­no; è sta­to inolt­re asseg­na­ta­rio del­la bor­sa di per­fe­zio­na­men­to “Talen­ti musi­cali, Fon­da­zio­ne CRT” e del­la bor­sa di stu­dio Ente CRF ero­ga­ta dal­la Scuo­la di Musi­ca di Fiesole.
Fre­quen­ta le mas­ter­class che Tho­mas Demen­ga tiene nel­l’am­bi­to del­le atti­vi­tà che l’As­so­cia­zio­ne per la Musi­ca De Sono off­re ai suoi bor­sis­ti. Ha rice­vu­to per due anni con­se­cu­tivi per la bor­sa di stu­dio dal­la Stif­tung Lyra di Zuri­go “per il soste­g­no di gio­va­ni musi­cis­ti di gran­de talen­to”. 

Loren­zo Gui­da suo­na il vio­lon­cel­lo Ermi­nio Fari­na 1910, con­ces­so in como­da­to d’u­so gra­tui­to dal­la Fon­da- zio­ne Anto­nio Car­lo Mon­zi­no. (www.fondazioneacmonzino.it) 

Loren­zo Gui­da indi­riz­zo email: lorenzocello.11@gmail.com 

BIOGRAFIA

Nato a Tori­no nel 1999, si diplo­ma sedi­cen­ne con il mas­si­mo dei voti, lode e men­zio­ne d’onore pres­so il Con­ser­va­to­rio di Tori­no sot­to la gui­da di Dario Destefano.
Con­tem­po­ra­nea­men­te stu­dia sino al 2018 con Nata­lia Gut­man pres­so la Scuo­la di Musi­ca di Fie­sole. Segue mas­ter­class tenute da David Gering­as, Mischa Mais­ky, Wolf­gang Ema­nu­el Schmidt, Jens Peter Maintz, Asier Polo, Tho­mas Demen­ga, Peter Bruns.

Ha fre­quen­ta­to sot­to la gui­da di Johan­nes Goritz­ki il Mas­ter of Arts in Music Per­for­mance pres­so il Con­ser­va­to­rio di Luga­no con­se­guen­do il tito­lo di laurea.
Recen­te­men­te ha con­se­gui­to il Mas­ter of Arts in Spe­cia­li­zed Music Per­for­mance sot­to la gui­da di Asier Polo.

Si aggiudi­ca il 1° pre­mio con men­zio­ne spe­cia­le al Con­cor­so Nazio­na­le d’Ar­chi “Vitto­rio Vene­to” e il 1° pre­mio al con­cor­so “Pug­na­ni”.
Vin­ce il con­cor­so “Inter­na­tio­nal Cel­lo Com­pe­ti­ti­on 2016 NYIAA”, che gli con­sen­te di esi­bir­si pres­so il Car­ne­gie Hall di New York.

E’ sta­to prem­ia­to a Mon­te­ci­to­rio dal­la Pre­si­den­te del­la Came­ra dei Depu­ta­ti Lau­ra Bold­ri­ni nell’ambito del­le mani­fes­ta­zio­ni per “La Fes­ta Euro­pea del­la Musi­ca 2016”.

Recen­te­men­te si aggiudi­ca il “Pre­mio Cida­de de Coru­ña” (ovvero 1° pre­mio) al V Con­cor­so Son­cel­lo 2023 a La Coru­ña, in Spa­gna. Tale vitto­ria gli con­sen­tirà di suo­na­re il Con­cer­to n.1 di Shost­a­ko­vich con l’Orquesta Sin­fó­ni­ca de Gali­cia nella sta­gio­ne 2023–2024.

Suo­na spes­so come solis­ta col­la­boran­do con diret­to­ri qua­li Johan­nes Goritz­ki, Arturo Tama­yo, Marc Kis­so­c­zy, Flo­ri­an Merz.
All’età di 14 anni debut­ta come solis­ta con il con­cer­to per vio­lon­cel­lo e orches­tra di Saint-Saëns. Nel­l’ot­tobre del 2017 nella pres­ti­gio­sa sta­gio­ne dell’Unione Musi­cale di Tori­no suo­na le “Varia­ti­ons de con­cert” di Jean Fran­çaix per vio­lon­cel­lo e orches­tra d’archi.

Ese­gue come solis­ta “Phan­ta­sie­stück in C’s Manier” di Fried­rich Cerha con l’Orchestra del Con­ser­va­to­rio di Luga­no e il con­cer­to vie­ne tras­mes­so in diret­ta strea­ming dal­la Radiote­le­vi­sio­ne del­la Svi­z­zera Italiana.
Ha suo­na­to le Varia­zio­ni su un Tema Rococò di Tchai­kovs­ky con l’Orchestra del­la Svi­z­zera Ita­lia­na. Recen­te­men­te è sta­to scel­to per ese­gui­re il Con­cer­to n.2 in Re mag­gio­re di Haydn con l’orchestra Chur­säch­si­schen Philar­mo­nie pres­so il König Albert Thea­ter a Bad Els­ter (Ger­ma­nia).

Si esi­bis­ce in importan­ti sale da con­cer­to non­ché per rino­ma­te sta­gio­ni con­cer­tis­ti­che e mani­fes­ta­zio­ni come il Fes­ti­val “Back to Bach”, “Tori­no Clas­si­cal Music Fes­ti­val”, Fes­ti­val Tici­no Musi­ca, Fes­ti­val MITO 2019, Gar­da Lake Music Fes­ti­val, Lac­Mus Fes­ti­val, la sta­gio­ne del­la De Sono e dell’Unione Musi­cale, Casa­lm­ag­gio­re Inter­na­tio­nal Music Festival.

Suo­na spes­so in varie for­ma­zio­ni came­risti­che col­la­boran­do con musi­cis­ti di gran­de rilie­vo come Lou­is Lor­tie, Anton Dress­ler, Pao­lo Bres­san, con le prime par­ti dell’Orchestra Sin­fo­ni­ca Nazio­na­le del­la Rai, dell’Orchestra dell’Accademia Nazio­na­le di San­ta Ceci­lia e del­la Came­ra­ta Salz­burg, ovvero Rober­to Righet­ti, Simo­ne Bria­to­re, Ste­fa­no Guarino.

Suo­na rego­lar­men­te in duo con il fratel­lo, pia­ni­s­ta, con cui si esi­bis­ce sia in Ita­lia — nella sta­gio­ne da came­ra de “Laver­di” di Mila­no, pres­so il “Noli Fes­ti­val” (Savo­na), nella sta­gio­ne Ensem­ble Nuo­ve Musi­che di Savo­na – che all’estero, per il LAC di Luga­no, a Düs­sel­dorf, Cit­tà del Mes­si­co e Cit­tà del Guatemala.
Nel 2022 cos­ti­tuis­ce il trio Kobalt insie­me alla vio­li­nis­ta Ire­nè Fio­ri­to e al pia­ni­s­ta Ric­car­do Ron­da, con i qua­li svol­ge un’intensa atti­vi­tà con­cer­tis­ti­ca e recen­te­men­te vin­ce il 1° pre­mio al Con­cor­so Gas­pa­ro Da Salò di Brescia.

Nel 2017 gli vie­ne asseg­na­ta la bor­sa di stu­dio del­l’As­so­cia­zio­ne per la Musi­ca De Sono fina­liz­za­ta alla

fre­quen­za del Mas­ter a Luga­no; è sta­to inolt­re asseg­na­ta­rio del­la bor­sa di per­fe­zio­na­men­to “Talen­ti musi­cali, Fon­da­zio­ne CRT” e del­la bor­sa di stu­dio Ente CRF ero­ga­ta dal­la Scuo­la di Musi­ca di Fiesole.
Fre­quen­ta le mas­ter­class che Tho­mas Demen­ga tiene nel­l’am­bi­to del­le atti­vi­tà che l’As­so­cia­zio­ne per la Musi­ca De Sono off­re ai suoi bor­sis­ti. Ha rice­vu­to per due anni con­se­cu­tivi per la bor­sa di stu­dio dal­la Stif­tung Lyra di Zuri­go “per il soste­g­no di gio­va­ni musi­cis­ti di gran­de talento”.

Loren­zo Gui­da suo­na il vio­lon­cel­lo Ermi­nio Fari­na 1910, con­ces­so in como­da­to d’u­so gra­tui­to dal­la Fon­da- zio­ne Anto­nio Car­lo Mon­zi­no. (www.fondazioneacmonzino.it)

Loren­zo Gui­da indi­riz­zo email: lorenzocello.11@gmail.com

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