CLAUDIO ALBERTI

Bolzano

FAGOTTO

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
La scel­ta del­lo stru­men­to è avve­nu­ta a die­ci anni ed è sta­ta uni­ca­men­te casuale.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Rilas­so la men­te e il cor­po con suo­ni lunghi e lenti.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Col­leg­ar­si men­tal­men­te e spi­ri­tu­al­men­te con il com­po­si­to­re e lasciar­si appas­sio­na­re dal suo mess­ag­gio e dal suo dis­cor­so musicale.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musi­cis­ta? Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
L’in­gre­di­en­te indis­pensa­bi­le è la par­te­ci­pa­zio­ne e l’i­ni­zia­ti­va emo­ti­va e l’as­so­lu­ta con­cen­tra­zio­ne da par­te di tut­ti gli esecutori.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Avrei fat­to l’in­ven­to­re nel cam­po del­la ricer­ca spaziale.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
Quan­do capi­sci che quello che suo­ni vie­ne apprez­za­to dai gran­di interpreti.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Tut­ta la musica.

Il tuo talen­to nascosto?
Ripa­ro e aggi­us­to mol­te cose.

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
L’or­ga­niz­za­zio­ne e la cor­dia­li­tà del­le persone.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La vela.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buffi?
Nella Sto­ria del Sol­d­a­to di Stra­vin­sky a Vien­na la regis­ta Berg­mann mi chie­se di sali­re sul­la sedia e di ese­gui­re la mia par­te a memoria.

Qua­le alt­ro aned­do­to su di te vor­res­ti raccontarci?
Man­ca­va­no die­ci minu­ti all’i­ni­zio del con­cer­to con la Gran Par­ti­ta. Il cor­no di bas­set­to non fun­ziona­va più e il cla­ri­net­tis­ta era in pre­da al pani­co e alla dispe­ra­zio­ne. Pre­si lo stru­men­to, osser­vai il mec­ca­nis­mo e con i miei att­rez­zi lo aggi­u­s­tai. Con­cer­to salvato.

CLAUDIO ALBERTI

Bolzano

FAGOTTO

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
La scel­ta del­lo stru­men­to è avve­nu­ta a die­ci anni ed è sta­ta uni­ca­men­te casuale.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Rilas­so la men­te e il cor­po con suo­ni lunghi e lenti.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Col­leg­ar­si men­tal­men­te e spi­ri­tu­al­men­te con il com­po­si­to­re e lasciar­si appas­sio­na­re dal suo mess­ag­gio e dal suo dis­cor­so musicale.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musi­cis­ta? Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
L’in­gre­di­en­te indis­pensa­bi­le è la par­te­ci­pa­zio­ne e l’i­ni­zia­ti­va emo­ti­va e l’as­so­lu­ta con­cen­tra­zio­ne da par­te di tut­ti gli esecutori.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Avrei fat­to l’in­ven­to­re nel cam­po del­la ricer­ca spaziale.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
Quan­do capi­sci che quello che suo­ni vie­ne apprez­za­to dai gran­di interpreti.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Tut­ta la musica.

Il tuo talen­to nascosto?
Ripa­ro e aggi­us­to mol­te cose.

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
L’or­ga­niz­za­zio­ne e la cor­dia­li­tà del­le persone.

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La vela.

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buffi?
Nella Sto­ria del Sol­d­a­to di Stra­vin­sky a Vien­na la regis­ta Berg­mann mi chie­se di sali­re sul­la sedia e di ese­gui­re la mia par­te a memoria.

Qua­le alt­ro aned­do­to su di te vor­res­ti raccontarci?
Man­ca­va­no die­ci minu­ti all’i­ni­zio del con­cer­to con la Gran Par­ti­ta. Il cor­no di bas­set­to non fun­ziona­va più e il cla­ri­net­tis­ta era in pre­da al pani­co e alla dispe­ra­zio­ne. Pre­si lo stru­men­to, osser­vai il mec­ca­nis­mo e con i miei att­rez­zi lo aggi­u­s­tai. Con­cer­to salvato.

BIOGRAFIA

Allie­vo di R.Santi e K.Thunemann, ha ini­zia­to la car­ri­e­ra musi­cale nell’Orchestra del Tea­t­ro Mas­si­mo di Paler­mo. Suc­ces­si­v­a­men­te ha rico­per­to il ruo­lo di 1. Fagot­to nell’Orchestra Haydn di Tren­to e Bol­za­no ed in segui­to è risu­la­ta­to vin­ci­to­re al con­cor­so nazio­na­le per cat­ted­re in Conservatorio.

E’ sta­to invi­ta­to a suo­na­re con i Ber­li­ner Phil­har­mo­ni­ker sot­to la dire­zio­ne di Clau­dio Abba­do, Mariss Jan­sons, Semy­on Bych­kov e di Ema­nu­el­le Haim, con la Cham­ber Orches­tra of Euro­pe, con il Mozar­te­um Orches­ter, con l’Orchestra da came­ra di Man­to­va e l’Orchestra Haydn di Bol­za­no, con l’Ensamble Modern di Fran­co­for­te e la Wind­kraft, Zeit­ge­nos­si­sche Musik, di Innsbruck.
Ha suo­na­to più di cen­to con­cer­ti come pri­mo fagot­to con la Came­ra­ta Salz­burg, sot­to la dire­zio­ne di San­dor Vegh, e ha par­te­ci­pa­to con la Cap­pel­la A.Barca insie­me a Klaus Thu­ne­mann, sot­to la gui­da musi­cale di Sir Andras Schiff, a num­e­ro­se Tour­neè inter­na­zio­na­li nel­le più importan­ti cit­tà europee.

Nel 2019 è sta­to invi­ta­to a suo­na­re a Pari­gi per con­to del­la Fona­d­a­zio­ne Lou­is Vuit­ton con Andras Schiff il quin­tet­to di Mozart KV 452 per pia­no­for­te e fia­ti e nel 2020 ha suo­na­to nel Musik­ver­ein di Vien­na l’otteto per fia­ti KV 388 di Mozart.
Nella sua lun­ga car­ri­e­ra ha avu­to anche l’occasione di ess­ser sta­to invi­ta­to da C.Abbado a suo­na­re a Vien­na l’Histoire du sol­dat in col­la­bo­ra­zio­ne con il cor­po di bal­lo dell’Opera di Vien­na, il vio­li­nis­ta Kol­ja Bla­cher e la regis­ta Ruth Berg­haus e a suo­na­re nel 1994 al Fes­ti­val di Salis­bur­go e alla Mozart­wo­che alcu­ne arie di Mozart in duo con l’oboista Heinz Hol­li­ger e la Came­ra­ta Salzburg.
Ha ten­uto cor­si di per­fe­zio­na­men­to orches­tra­le a Salis­bur­go per la Wie­ner Jeu­nesse Orches­ter e a Bol­za­no per l’Accademia Gus­tav Mahler di C. Abbado.

Ha par­te­ci­pa­to a regis­tra­zio­ni dis­co­gra­fi­che per con­to del­la Dec­ca, del­la Emi, del­la Era­to, dell’ECM records e del­la DS , e ha col­la­bo­ra­to con solis­ti di fama inter­na­zio­na­le come K.Thuneman, H. Hol­li­ger, I. Gra­fe­nau­er , Rado­van Vla­to­ko­vic e Fran­cois Leleux.
Attu­al­men­te è tito­la­re, dal 1992, del­la cat­te­dra di fagot­to pres­so il Con­ser­va­to­rio C.Monteverdi di Bol­za­no, è mem­bro del­la Cap­pel­la A.Barca e col­la­bo­ra come pri­mo fagot­to con la Came­ra­ta Salz­burg di Salisburgo.

BIOGRAFIA

Allie­vo di R.Santi e K.Thunemann, ha ini­zia­to la car­ri­e­ra musi­cale nell’Orchestra del Tea­t­ro Mas­si­mo di Paler­mo. Suc­ces­si­v­a­men­te ha rico­per­to il ruo­lo di 1. Fagot­to nell’Orchestra Haydn di Tren­to e Bol­za­no ed in segui­to è risu­la­ta­to vin­ci­to­re al con­cor­so nazio­na­le per cat­ted­re in Conservatorio.

E’ sta­to invi­ta­to a suo­na­re con i Ber­li­ner Phil­har­mo­ni­ker sot­to la dire­zio­ne di Clau­dio Abba­do, Mariss Jan­sons, Semy­on Bych­kov e di Ema­nu­el­le Haim, con la Cham­ber Orches­tra of Euro­pe, con il Mozar­te­um Orches­ter, con l’Orchestra da came­ra di Man­to­va e l’Orchestra Haydn di Bol­za­no, con l’Ensamble Modern di Fran­co­for­te e la Wind­kraft, Zeit­ge­nos­si­sche Musik, di Innsbruck.
Ha suo­na­to più di cen­to con­cer­ti come pri­mo fagot­to con la Came­ra­ta Salz­burg, sot­to la dire­zio­ne di San­dor Vegh, e ha par­te­ci­pa­to con la Cap­pel­la A.Barca insie­me a Klaus Thu­ne­mann, sot­to la gui­da musi­cale di Sir Andras Schiff, a num­e­ro­se Tour­neè inter­na­zio­na­li nel­le più importan­ti cit­tà europee.

Nel 2019 è sta­to invi­ta­to a suo­na­re a Pari­gi per con­to del­la Fona­d­a­zio­ne Lou­is Vuit­ton con Andras Schiff il quin­tet­to di Mozart KV 452 per pia­no­for­te e fia­ti e nel 2020 ha suo­na­to nel Musik­ver­ein di Vien­na l’otteto per fia­ti KV 388 di Mozart.
Nella sua lun­ga car­ri­e­ra ha avu­to anche l’occasione di ess­ser sta­to invi­ta­to da C.Abbado a suo­na­re a Vien­na l’Histoire du sol­dat in col­la­bo­ra­zio­ne con il cor­po di bal­lo dell’Opera di Vien­na, il vio­li­nis­ta Kol­ja Bla­cher e la regis­ta Ruth Berg­haus e a suo­na­re nel 1994 al Fes­ti­val di Salis­bur­go e alla Mozart­wo­che alcu­ne arie di Mozart in duo con l’oboista Heinz Hol­li­ger e la Came­ra­ta Salzburg.
Ha ten­uto cor­si di per­fe­zio­na­men­to orches­tra­le a Salis­bur­go per la Wie­ner Jeu­nesse Orches­ter e a Bol­za­no per l’Accademia Gus­tav Mahler di C. Abbado.

Ha par­te­ci­pa­to a regis­tra­zio­ni dis­co­gra­fi­che per con­to del­la Dec­ca, del­la Emi, del­la Era­to, dell’ECM records e del­la DS , e ha col­la­bo­ra­to con solis­ti di fama inter­na­zio­na­le come K.Thuneman, H. Hol­li­ger, I. Gra­fe­nau­er , Rado­van Vla­to­ko­vic e Fran­cois Leleux.
Attu­al­men­te è tito­la­re, dal 1992, del­la cat­te­dra di fagot­to pres­so il Con­ser­va­to­rio C.Monteverdi di Bol­za­no, è mem­bro del­la Cap­pel­la A.Barca e col­la­bo­ra come pri­mo fagot­to con la Came­ra­ta Salz­burg di Salisburgo.

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