DANIEL BOSSI

Egna

VIOLINO

Foto von Daniel Bossi

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
All’età di 8 anni, pro­vai alcu­ni stru­men­ti alla scuo­la musi­cale. Dopo la lezio­ne di vio­li­no il Maes­tro chie­se ai miei geni­to­ri se aves­si già pro­va­to a suo­n­ar­lo, per­ché a suo avvi­so lo trat­ta­vo già con una cer­ta natu­ra­lez­za. Mi ven­ne quin­di faci­le far rica­de­re la mia scel­ta su di esso.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Mi lavo le mani, accordo, mi scal­do e poi chiudo gli occhi per tro­va­re la con­cen­tra­zio­ne e l’energia gius­ta per sali­re sul palcoscenico.

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
All’età di 8 anni, pro­vai alcu­ni stru­men­ti alla scuo­la musi­cale. Dopo la lezio­ne di vio­li­no il Maes­tro chie­se ai miei geni­to­ri se aves­si già pro­va­to a suo­n­ar­lo, per­ché a suo avvi­so lo trat­ta­vo già con una cer­ta natu­ra­lez­za. Mi ven­ne quin­di faci­le far rica­de­re la mia scel­ta su di esso

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Mi lavo le mani, accordo, mi scal­do e poi chiudo gli occhi per tro­va­re la con­cen­tra­zio­ne e l’energia gius­ta per sali­re sul palcoscenico.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Viag­gia­re e cono­sce­re per­so­ne nuo­ve. Tut­to ciò arric­chis­ce come indi­vi­dui e come artisti.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Il tras­por­to degli inter­pre­ti e di con­se­guen­za la sin­to­nia con il pubblico.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Da pic­co­lo ama­vo un docu­men­ta­rio sul­le Frec­ce Tri­co­lo­ri, quin­di for­se avrei segui­to la stra­da per diven­ta­re un pilo­ta o addi­rit­tu­ra un astronauta.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
Pro­ba­bilm­en­te l’accordatura, da quella capis­co indi­ca­tiv­a­men­te il mio sta­to di forma!

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Qual­si­a­si gene­re musi­cale ris­pec­chi il mood di quel momen­to. Dal jazz all’e­lett­ro­ni­ca, dal­la clas­si­ca al rock…

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
La ric­chez­za di flo­ra e fau­na. Torn­ar­ci da Mila­no è semp­re una gioia per gli occhi e per i polmoni!

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La natu­ra, lo sport, l’aria aperta…

DANIEL BOSSI

Egna

VIOLINO

Foto von Daniel Bossi

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
All’età di 8 anni, pro­vai alcu­ni stru­men­ti alla scuo­la musi­cale. Dopo la lezio­ne di vio­li­no il Maes­tro chie­se ai miei geni­to­ri se aves­si già pro­va­to a suo­n­ar­lo, per­ché a suo avvi­so lo trat­ta­vo già con una cer­ta natu­ra­lez­za. Mi ven­ne quin­di faci­le far rica­de­re la mia scel­ta su di esso.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Mi lavo le mani, accordo, mi scal­do e poi chiudo gli occhi per tro­va­re la con­cen­tra­zio­ne e l’energia gius­ta per sali­re sul palcoscenico.

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento?
All’età di 8 anni, pro­vai alcu­ni stru­men­ti alla scuo­la musi­cale. Dopo la lezio­ne di vio­li­no il Maes­tro chie­se ai miei geni­to­ri se aves­si già pro­va­to a suo­n­ar­lo, per­ché a suo avvi­so lo trat­ta­vo già con una cer­ta natu­ra­lez­za. Mi ven­ne quin­di faci­le far rica­de­re la mia scel­ta su di esso

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un concerto?
Mi lavo le mani, accordo, mi scal­do e poi chiudo gli occhi per tro­va­re la con­cen­tra­zio­ne e l’energia gius­ta per sali­re sul palcoscenico.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Viag­gia­re e cono­sce­re per­so­ne nuo­ve. Tut­to ciò arric­chis­ce come indi­vi­dui e come artisti.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Il tras­por­to degli inter­pre­ti e di con­se­guen­za la sin­to­nia con il pubblico.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Da pic­co­lo ama­vo un docu­men­ta­rio sul­le Frec­ce Tri­co­lo­ri, quin­di for­se avrei segui­to la stra­da per diven­ta­re un pilo­ta o addi­rit­tu­ra un astronauta.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista?
Pro­ba­bilm­en­te l’accordatura, da quella capis­co indi­ca­tiv­a­men­te il mio sta­to di forma!

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Qual­si­a­si gene­re musi­cale ris­pec­chi il mood di quel momen­to. Dal jazz all’e­lett­ro­ni­ca, dal­la clas­si­ca al rock…

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?
La ric­chez­za di flo­ra e fau­na. Torn­ar­ci da Mila­no è semp­re una gioia per gli occhi e per i polmoni!

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?
La natu­ra, lo sport, l’aria aperta…

BIOGRAFIA

Nato nel 2000 a Mona­co (Ger­ma­nia), all’e­tà di 4 anni vie­ne avvia­to alla pra­ti­ca musi­cale e a 8 allo stu­dio del vio­li­no col M° Ste­fa­no Rove­da, in Tren­ti­no. Dal 2012 stu­dia col M° Mar­co Bron­zi al Con­ser­va­to­rio “C. Mon­te­ver­di“ di Bol­za­no, dove a 15 anni, è sta­to ammes­so ai cor­si acca­de­mici di Tri­en­nio. Ha vin­to diver­si pre­mi in con­cor­si nazio­na­li e inter­na­zio­na­li (6° Con­cor­so Inter­na­zio­na­le per Gio­va­ni Musi­cis­ti “Sali­e­ri” di Leg­na­go (VR), 6° Con­cor­so Nazio­na­le di Esecu­zi­o­ne Musi­cale “Cit­tà di Pio­ve di Sac­co” (PD), 3° Con­cor­so nazio­na­le “Val di Sole” per giovani

musi­cis­ti (TN)). Ha vin­to inolt­re borse di stu­dio asseg­na­te dal Lions Club Arco–Riva del Gar­da, da Lukas Hagen al Gar­da Lake Music Aca­de­my Mas­ter 2015, qua­le migli­or allie­vo e dai Solis­ti Vene­ti all’Accademia per gio­va­ni solis­ti 2018.
Anche la stam­pa gli ha dedi­ca­to alcu­ni arti­co­li sui quo­ti­dia­ni loca­li (Alto Adi­ge, Dolomiten).

Ha suo­na­to sia come solis­ta che in varie for­ma­zio­ni came­risti­che e orchestra­li inter­pre­tan­do bra­ni dal ‘600 all’epo­ca con­tem­po­ra­nea. In par­ti­co­la­re si è esi­bi­to con le orchest­re del Con­ser­va­to­rio di Bol­za­no (spal­la, con­cer­ti­no), con l’or­ches­tra d’ar­chi Unter­ber­ger (pri­mi vio­li­ni, solis­ta), con l’or­ches­tra filar­mo­ni­ca Set­teno­ve­cen­to diret­ta da Gian­car­lo Gua­ri­no (pri­mi vio­li­ni), con l’Or­ches­tra del Tea­t­ro Olim­pi­co di Vicen­za diret­ta da Umber­to Bene­det­ti Michel­an­ge­li (pri­mi vio­li­ni), con l’Or­ches­tra Nazio­na­le dei Con­ser­va­to­ri Ita­lia­ni (pri­mi vio­li­ni, poi spal­la, in col­la­bo­ra­zio­ne con Enri­co Din­do nel 2016, Mar­co Fio­ri­ni e Gian­pao­lo Bisan­ti). Con l’Or­ches­tra Haydn di Tren­to e Bol­za­no ha suo­na­to la Ses­ta Sin­fo­nia di Mahler nella sala Gus­tav Mahler di Dob­bia­co nei pri­mi vio­li­ni sot­to la dire­zio­ne del M° J. Valčuha. Ha suo­na­to con l’Orchestra Gio­va­ni­le Ita­lia­na, diret­ta dal M° Juli­en Masmondet.

Nel 2015 col quar­tet­to DAMA ha effet­tua­to un’e­secu­zi­o­ne su RAI-Radio 3 ed è sta­to invi­ta­to all’­EX­PO di Mila­no per inau­gura­re il padigli­o­ne dell’Euregio.

Dal 2014 ha intra­pre­so anche lo stu­dio del­la vio­la che suo­na in quar­tet­to sot­to la gui­da del M° Andrea Repetto.
Ha fre­quen­ta­to cor­si di per­fe­zio­na­men­to con i Maes­tri Y. Kless, A. Farul­li, A. Repet­to, C. Gio­va­ni­net­ti, Ilya Gru­bert, Kristóf Bar­a­ti, Lukas Hagen, Lud­wig Müller pres­so il Ses­to Roc­chi Open Cham­ber Music Fes­ti­val di San Polo d’En­za (RE), Fran­ci­ge­na Arts Fes­ti­val (PT), Gar­da Lake Music Aca­de­my Mas­ter, Scuo­la di Per­fe­zio­na­men­to Musi­cale di San­ta Ceci­lia di Por­to­gru­aro, Mozar­te­um di Salisburgo.

BIOGRAFIA

Nato nel 2000 a Mona­co (Ger­ma­nia), all’e­tà di 4 anni vie­ne avvia­to alla pra­ti­ca musi­cale e a 8 allo stu­dio del vio­li­no col M° Ste­fa­no Rove­da, in Tren­ti­no. Dal 2012 stu­dia col M° Mar­co Bron­zi al Con­ser­va­to­rio “C. Mon­te­ver­di“ di Bol­za­no, dove a 15 anni, è sta­to ammes­so ai cor­si acca­de­mici di Tri­en­nio. Ha vin­to diver­si pre­mi in con­cor­si nazio­na­li e inter­na­zio­na­li (6° Con­cor­so Inter­na­zio­na­le per Gio­va­ni Musi­cis­ti “Sali­e­ri” di Leg­na­go (VR), 6° Con­cor­so Nazio­na­le di Esecu­zi­o­ne Musi­cale “Cit­tà di Pio­ve di Sac­co” (PD), 3° Con­cor­so nazio­na­le “Val di Sole” per giovani

musi­cis­ti (TN)). Ha vin­to inolt­re borse di stu­dio asseg­na­te dal Lions Club Arco–Riva del Gar­da, da Lukas Hagen al Gar­da Lake Music Aca­de­my Mas­ter 2015, qua­le migli­or allie­vo e dai Solis­ti Vene­ti all’Accademia per gio­va­ni solis­ti 2018.
Anche la stam­pa gli ha dedi­ca­to alcu­ni arti­co­li sui quo­ti­dia­ni loca­li (Alto Adi­ge, Dolomiten).

Ha suo­na­to sia come solis­ta che in varie for­ma­zio­ni came­risti­che e orchestra­li inter­pre­tan­do bra­ni dal ‘600 all’epo­ca con­tem­po­ra­nea. In par­ti­co­la­re si è esi­bi­to con le orchest­re del Con­ser­va­to­rio di Bol­za­no (spal­la, con­cer­ti­no), con l’or­ches­tra d’ar­chi Unter­ber­ger (pri­mi vio­li­ni, solis­ta), con l’or­ches­tra filar­mo­ni­ca Set­teno­ve­cen­to diret­ta da Gian­car­lo Gua­ri­no (pri­mi vio­li­ni), con l’Or­ches­tra del Tea­t­ro Olim­pi­co di Vicen­za diret­ta da Umber­to Bene­det­ti Michel­an­ge­li (pri­mi vio­li­ni), con l’Or­ches­tra Nazio­na­le dei Con­ser­va­to­ri Ita­lia­ni (pri­mi vio­li­ni, poi spal­la, in col­la­bo­ra­zio­ne con Enri­co Din­do nel 2016, Mar­co Fio­ri­ni e Gian­pao­lo Bisan­ti). Con l’Or­ches­tra Haydn di Tren­to e Bol­za­no ha suo­na­to la Ses­ta Sin­fo­nia di Mahler nella sala Gus­tav Mahler di Dob­bia­co nei pri­mi vio­li­ni sot­to la dire­zio­ne del M° J. Valčuha. Ha suo­na­to con l’Orchestra Gio­va­ni­le Ita­lia­na, diret­ta dal M° Juli­en Masmondet.

Nel 2015 col quar­tet­to DAMA ha effet­tua­to un’e­secu­zi­o­ne su RAI-Radio 3 ed è sta­to invi­ta­to all’­EX­PO di Mila­no per inau­gura­re il padigli­o­ne dell’Euregio.

Dal 2014 ha intra­pre­so anche lo stu­dio del­la vio­la che suo­na in quar­tet­to sot­to la gui­da del M° Andrea Repetto.
Ha fre­quen­ta­to cor­si di per­fe­zio­na­men­to con i Maes­tri Y. Kless, A. Farul­li, A. Repet­to, C. Gio­va­ni­net­ti, Ilya Gru­bert, Kristóf Bar­a­ti, Lukas Hagen, Lud­wig Müller pres­so il Ses­to Roc­chi Open Cham­ber Music Fes­ti­val di San Polo d’En­za (RE), Fran­ci­ge­na Arts Fes­ti­val (PT), Gar­da Lake Music Aca­de­my Mas­ter, Scuo­la di Per­fe­zio­na­men­to Musi­cale di San­ta Ceci­lia di Por­to­gru­aro, Mozar­te­um di Salisburgo.

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