ROBERTO BISCEGLIA
Bolzano
VIOLINO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Da bambino, mio padre, che era musicista, voleva avviarmi allo studio di uno strumento musicale. Mi propose di imparare a suonare la chitarra in quanto i miei fratelli più grandi suonavano già il pianoforte e il violino. Nonostante molto giovane però, avevo già le idee abbastanza chiare. Decisi che il violino sarebbe stato il mio strumento.
Come ti prepari prima dell’inizio di un concerto?
Sicuramente, a monte, curo scrupolosamente la preparazione tecnica, poi prima di cominciare il concerto, mi predispongo a calarmi nell’atmosfera dei brani che mi appresto ad eseguire in modo da farmi condurre dalla musica al momento dell’esecuzione.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista?
Essere musicista è una cosa meravigliosa perché permette di godere della musica in prima persona, dando la propria visione ed interpretazione dei capolavori che i grandi musicisti ci hanno regalato.
Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Il “concerto perfetto” è forse un’utopia ma gli ingredienti per un’esecuzione riuscita sono a mio parere, una solida preparazione tecnica e la conoscenza approfondita dell’autore e della partitura che ci si accinge ad eseguire. Al momento dell’esecuzione poi bisogna lasciarsi trasportare dalle emozioni per condurre il pubblico nel mondo meraviglioso che la musica evoca.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Probabilmente avrei intrapreso una carriera legata alle lingue straniere che mi appassionano molto.
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
L’affinamento delle capacità esecutive e interpretative, l’ascolto e, per me che sono anche un insegnante, il trasferire il mio amore per la musica e per il mio strumento ai giovani, sono momenti significativi della mia quotidianità.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Sono aperto a tutti i generi di musica, ma alla fine ascolto soprattutto musica classica perché è quella che mi coinvolge maggiormente.
Il tuo talento nascosto?
La fotografia. Mi appassiona e mi dà soddisfazione.
Cosa apprezzi maggiormente dell’Alto Adige?
Sicuramente la bellezza dei paesaggi nonché la gestione dell’ambiente naturale e di quello urbano.
Oltre alla musica, qual è la tua passione più grande?
I viaggi , sono la mia altra grande passione.
Nella tua vita da musicista ti sono mai successi episodi folli o buffi?
Si, mi è successo. Dopo un concerto con un gruppo da camera in Cina, i miei colleghi ed io siamo stati letteralmente assaltati da diversi ragazzi che richiedevano autografi e selfie come fossimo rockstars.
Quale altro aneddoto su di te vorresti raccontarci?
Un episodio che mi ha stupito positivamente la prima volta che sono arrivato in Alto Adige mi è accaduto a Bolzano: uscendo la mattina dall’albergo per recarmi in teatro per una prova, un signore che non conoscevo e che aveva notato il violino che portavo con me, ha insistito per offrirmi qualcosa al bar per il solo fatto che fossi un musicista.
ROBERTO BISCEGLIA
Bolzano
VIOLINO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Da bambino, mio padre, che era musicista, voleva avviarmi allo studio di uno strumento musicale. Mi propose di imparare a suonare la chitarra in quanto i miei fratelli più grandi suonavano già il pianoforte e il violino. Nonostante molto giovane però, avevo già le idee abbastanza chiare. Decisi che il violino sarebbe stato il mio strumento.
Come ti prepari prima dell’inizio di un concerto?
Sicuramente, a monte, curo scrupolosamente la preparazione tecnica, poi prima di cominciare il concerto, mi predispongo a calarmi nell’atmosfera dei brani che mi appresto ad eseguire in modo da farmi condurre dalla musica al momento dell’esecuzione.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista?
Essere musicista è una cosa meravigliosa perché permette di godere della musica in prima persona, dando la propria visione ed interpretazione dei capolavori che i grandi musicisti ci hanno regalato.
Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Il “concerto perfetto” è forse un’utopia ma gli ingredienti per un’esecuzione riuscita sono a mio parere, una solida preparazione tecnica e la conoscenza approfondita dell’autore e della partitura che ci si accinge ad eseguire. Al momento dell’esecuzione poi bisogna lasciarsi trasportare dalle emozioni per condurre il pubblico nel mondo meraviglioso che la musica evoca.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Probabilmente avrei intrapreso una carriera legata alle lingue straniere che mi appassionano molto.
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
L’affinamento delle capacità esecutive e interpretative, l’ascolto e, per me che sono anche un insegnante, il trasferire il mio amore per la musica e per il mio strumento ai giovani, sono momenti significativi della mia quotidianità.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Sono aperto a tutti i generi di musica, ma alla fine ascolto soprattutto musica classica perché è quella che mi coinvolge maggiormente.
Il tuo talento nascosto?
La fotografia. Mi appassiona e mi dà soddisfazione.
Cosa apprezzi maggiormente dell’Alto Adige?
Sicuramente la bellezza dei paesaggi nonché la gestione dell’ambiente naturale e di quello urbano.
Oltre alla musica, qual è la tua passione più grande?
I viaggi , sono la mia altra grande passione.
Nella tua vita da musicista ti sono mai successi episodi folli o buffi?
Si, mi è successo. Dopo un concerto con un gruppo da camera in Cina, i miei colleghi ed io siamo stati letteralmente assaltati da diversi ragazzi che richiedevano autografi e selfie come fossimo rockstars.
Quale altro aneddoto su di te vorresti raccontarci?
Un episodio che mi ha stupito positivamente la prima volta che sono arrivato in Alto Adige mi è accaduto a Bolzano: uscendo la mattina dall’albergo per recarmi in teatro per una prova, un signore che non conoscevo e che aveva notato il violino che portavo con me, ha insistito per offrirmi qualcosa al bar per il solo fatto che fossi un musicista.
BIOGRAFIA
Roberto Bisceglia, nato ad Ascoli Piceno, ha iniziato lo studio del violino nella sua città all’età di nove anni. Ha poi proseguito gli studi al Conservatorio di Pescara e si è diplomato al Conservatorio
dell’Aquila sotto la guida di M. Ferraris.
Si è poi perfezionato con N.Beilina e A.Salvatore per il violino ed E.Hurwitz e l’Amphion String Quartett per il quartetto.
E’ risultato vincitore di audizioni e ha collaborato assiduamente con le orchestre RAI di Roma e Napoli, l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’orchestra I Pomeriggi musicali di Milano,
l’Orchestra Regionale del Lazio, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Haydn di Bolzano,
l’Orchestra della Fenice di Venezia suonando con direttori d’orchestra quali G.Sinopoli, D.Oren, G.Pretre , V.Fedossev, N.Marriner, E.Imbal etc…
Ha svolto anche intensa attività concertistica in gruppi da camera quali l’Orchestra da Camera di Torino, l’Orchestra da camera di Mantova, l’International Chamber Ensemble di Roma, I Virtuosi Italiani, la Streicher Akademie Bozen.
Ha poi effettuato tournèe in Italia e all’estero in Cina , Stati Uniti, Inghilterra , Svizzera, Grecia, Austria e Bosnia-Erzegovina.
Nel 1994 ha vinto il Concorso a cattedre per insegnare nei Conservatori Statali di Musica italiani.
Nel 1998 ha poi vinto il Concorso per violino di fila presso l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
dove ha lavorato come membro stabile per otto anni.
Accanto all’attività concertistica ha poi iniziato l’attività didattica nei conservatori di Campobasso e Cuneo e dal 2006 e’ titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio C.Monteverdi di Bolzano dove tuttora insegna.
BIOGRAFIA
Roberto Bisceglia, nato ad Ascoli Piceno, ha iniziato lo studio del violino nella sua città all’età di nove anni. Ha poi proseguito gli studi al Conservatorio di Pescara e si è diplomato al Conservatorio
dell’Aquila sotto la guida di M. Ferraris.
Si è poi perfezionato con N.Beilina e A.Salvatore per il violino ed E.Hurwitz e l’Amphion String Quartett per il quartetto.
E’ risultato vincitore di audizioni e ha collaborato assiduamente con le orchestre RAI di Roma e Napoli, l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’orchestra I Pomeriggi musicali di Milano,
l’Orchestra Regionale del Lazio, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Haydn di Bolzano,
l’Orchestra della Fenice di Venezia suonando con direttori d’orchestra quali G.Sinopoli, D.Oren, G.Pretre , V.Fedossev, N.Marriner, E.Imbal etc…
Ha svolto anche intensa attività concertistica in gruppi da camera quali l’Orchestra da Camera di Torino, l’Orchestra da camera di Mantova, l’International Chamber Ensemble di Roma, I Virtuosi Italiani, la Streicher Akademie Bozen.
Ha poi effettuato tournèe in Italia e all’estero in Cina , Stati Uniti, Inghilterra , Svizzera, Grecia, Austria e Bosnia-Erzegovina.
Nel 1994 ha vinto il Concorso a cattedre per insegnare nei Conservatori Statali di Musica italiani.
Nel 1998 ha poi vinto il Concorso per violino di fila presso l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
dove ha lavorato come membro stabile per otto anni.
Accanto all’attività concertistica ha poi iniziato l’attività didattica nei conservatori di Campobasso e Cuneo e dal 2006 e’ titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio C.Monteverdi di Bolzano dove tuttora insegna.