ELISABETTA FABLÉ

Bolzano

VIOLINO

Foto von Elisabetta Fablé

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento? 
Ho respi­ra­to musi­ca da semp­re pur non essen­do figlia di musi­cis­ti. Mio pad­re suona­va da auto­did­at­ta mol­ti stru­men­ti e spes­so face­va­mo musi­ca insie­me. Lui suona­va e io can­ta­vo. All’età di 5 anni ho ini­zia­to a suo­na­re il pia­no­for­te, sen­za saper leg­ge­re la musi­ca. A 9 ho incont­ra­to per caso il vio­li­no con un cor­so spe­cia­le al Con­ser­va­to­rio e non l’ho più abban­do­na­to, gra­zie anche alla pas­sio­ne del mio pri­mo insegnante.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un con­cer­to?
Cer­co di esse­re in for­ma sia fisi­ca che men­ta­le. Ques­to mi da sicu­rez­za per affronta­re il pubbli­co. Fac­cio eser­ci­zi di respi­ra­zio­ne, man­gio mol­to poco, pre­va­len­te­men­te cose salate.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Poter tras­met­te­re emozioni.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Il con­cer­to “ per­fet­to” è quan­do rie­sci ad arri­va­re al cuo­re di chi ti ascol­ta. Quan­do sen­ti che il pubbli­co si emo­zio­na insie­me a te. La per­fe­zio­ne tec­ni­ca in un con­cer­to dal vivo for­se è rara, ma comun­que la pic­co­la imper­fe­zio­ne crea quel­l’u­ma­ni­tà che avvici­na il pubbli­co agli esecu­to­ri e che ren­de il con­cer­to uni­co ed irripetibile.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Ver­a­men­te non lo so. Da quan­do ho cono­sci­uto il vio­li­no, tut­ta la mia vita è anda­to anda­ta natur­al­men­te in quella direzione.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista? 
Quan­do affron­to e sco­pro un pò per vol­ta, una nuo­va partitura.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Mi pia­ce tut­ta la buo­na musi­ca. La scel­ta dipen­de dal­lo sta­to emo­tivo del momen­to Sicu­ra­men­te la musi­ca baroc­ca ha su di me, una gran­de influ­en­za posi­ti­va. La sen­to pro­prio nel­le mie corde!

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adi­ge? 

Tut­to! I miei più bei ricor­di sono lega­ti a ques­ti luoghi incan­ta­ti. Mal­gra­do sia ora­mai lon­ta­na da tan­to tem­po, sen­to semp­re un for­tis­si­mo legame con Alto Adi­ge e spe­ro di torn­ar­ci a vive­re un gior­no, quan­do avrò smes­so di viaggiare !

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più gran­de? 

La musi­ca in tut­ti i suoi aspet­ti, è la mia vita. Olt­re a suo­n­ar­la, la inseg­no ai pic­co­li e orga­niz­zo diver­se atti­vi­tà musi­cali e ques­to mi appas­sio­na moltissimo !

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buf­fi?  

Ci sono dav­vero tan­ti momen­ti che han­no lascia­to in me, il seg­no. La cosa che dico semp­re è che esse­re musi­cis­ta è comun­que un pri­vi­le­gio, anche se con­qui­s­t­a­to con fati­ca ogni giorno.

ELISABETTA FABLÉ

Bolzano

VIOLINO

Foto von Elisabetta Fablé

Come e in che occa­sio­ne hai scel­to il tuo strumento? 
Ho respi­ra­to musi­ca da semp­re pur non essen­do figlia di musi­cis­ti. Mio pad­re suona­va da auto­did­at­ta mol­ti stru­men­ti e spes­so face­va­mo musi­ca insie­me. Lui suona­va e io can­ta­vo. All’età di 5 anni ho ini­zia­to a suo­na­re il pia­no­for­te, sen­za saper leg­ge­re la musi­ca. A 9 ho incont­ra­to per caso il vio­li­no con un cor­so spe­cia­le al Con­ser­va­to­rio e non l’ho più abban­do­na­to, gra­zie anche alla pas­sio­ne del mio pri­mo insegnante.

Come ti pre­pa­ri pri­ma dell’inizio di un con­cer­to?
Cer­co di esse­re in for­ma sia fisi­ca che men­ta­le. Ques­to mi da sicu­rez­za per affronta­re il pubbli­co. Fac­cio eser­ci­zi di respi­ra­zio­ne, man­gio mol­to poco, pre­va­len­te­men­te cose salate.

Qual è la cosa più bel­la dell’essere musicista?
Poter tras­met­te­re emozioni.

Qua­li sono gli ingre­di­en­ti indis­pensa­bi­li per un “con­cer­to perfetto”?
Il con­cer­to “ per­fet­to” è quan­do rie­sci ad arri­va­re al cuo­re di chi ti ascol­ta. Quan­do sen­ti che il pubbli­co si emo­zio­na insie­me a te. La per­fe­zio­ne tec­ni­ca in un con­cer­to dal vivo for­se è rara, ma comun­que la pic­co­la imper­fe­zio­ne crea quel­l’u­ma­ni­tà che avvici­na il pubbli­co agli esecu­to­ri e che ren­de il con­cer­to uni­co ed irripetibile.

Che car­ri­e­ra avres­ti intra­pre­so, se non ti fos­si dedi­ca­to alla musica?
Ver­a­men­te non lo so. Da quan­do ho cono­sci­uto il vio­li­no, tut­ta la mia vita è anda­to anda­ta natur­al­men­te in quella direzione.

Qual è il momen­to più signi­fi­ca­tivo nella tua quo­ti­dia­ni­tà di musicista? 
Quan­do affron­to e sco­pro un pò per vol­ta, una nuo­va partitura.

Che tipo di musi­ca ascol­ti a casa?
Mi pia­ce tut­ta la buo­na musi­ca. La scel­ta dipen­de dal­lo sta­to emo­tivo del momen­to Sicu­ra­men­te la musi­ca baroc­ca ha su di me, una gran­de influ­en­za posi­ti­va. La sen­to pro­prio nel­le mie corde!

Cosa apprez­zi mag­gior­men­te dell’Alto Adige?

Tut­to! I miei più bei ricor­di sono lega­ti a ques­ti luoghi incan­ta­ti. Mal­gra­do sia ora­mai lon­ta­na da tan­to tem­po, sen­to semp­re un for­tis­si­mo legame con Alto Adi­ge e spe­ro di torn­ar­ci a vive­re un gior­no, quan­do avrò smes­so di viaggiare !

Olt­re alla musi­ca, qual è la tua pas­sio­ne più grande?

La musi­ca in tut­ti i suoi aspet­ti, è la mia vita. Olt­re a suo­n­ar­la, la inseg­no ai pic­co­li e orga­niz­zo diver­se atti­vi­tà musi­cali e ques­to mi appas­sio­na moltissimo !

Nella tua vita da musi­cis­ta ti sono mai suc­ces­si epi­so­di fol­li o buffi?

Ci sono dav­vero tan­ti momen­ti che han­no lascia­to in me, il seg­no. La cosa che dico semp­re è che esse­re musi­cis­ta è comun­que un pri­vi­le­gio, anche se con­qui­s­t­a­to con fati­ca ogni giorno.

BIOGRAFIA

Sono nata a Bol­za­no, dove ho ini­zia­to pres­to lo stu­dio del vio­li­no nel Con­ser­va­to­rio del­la mia cit­tà. Ho pro­se­gui­to poi gli stu­di pres­so il Con­ser­va­to­rio “F.E. Dall’ Aba­co” di Vero­na con il M° Wal­ter Daga. Dopo aver con­se­gui­to il diplo­ma in Vio­li­no, mi sono per­fe­zio­na­ta con il M° Felix Aio, la Sig.ra Ana Chu­ma­chen­co e  il M° S. Kravtchen­co del Con­ser­va­to­rio Tchai­kovs­ky di Mos­ca. Nel 1990 vin­co il pri­mo pos­to al Con­cor­so Inter­na­zio­na­le pres­so l’ Orches­tra del­la Fon­da­zio­ne Are­na di Vero­na con la qua­le col­la­bo­ro tut­to­ra rico­pren­do più vol­te il ruo­lo di con­cer­ti­no dei Pri­mi violini.

Diver­si ed importan­ti come, “Gli Archi Ita­lia­ni”, l’”Accademia I Filar­mo­ni­ci”, “I Came­ris­ti Lom­bar­di”, il quar­tet­to “Quat­tro Archi Più….”, il quar­tet­to “Athe­sis”, i solis­ti de l’ “Acca­de­mia I Filar­mo­ni­ci”, “I Vir­tuo­si Ita­lia­ni”, l’”Accademia Baroc­ca de I Vir­tuo­si Ita­lia­ni” sono i comples­si con i qua­li ho svol­to e svol­go tutt’ora, un’intensa atti­vi­tà sia con­cer­tis­ti­ca, che dis­co­gra­fi­ca. Con tali for­ma­zio­ni ho effet­tua­to num­e­ro­se tour­nee in Euro­pa, Asia, Sta­ti Uniti e Suda­me­ri­ca, rico­pren­do più vol­te il ruo­lo di Solis­ta, Pri­mo vio­li­no di Spal­la e con­cer­ti­no dei Pri­mi violini.

Nel 2006 un tra­guar­do per me mol­to importan­te: la Lau­rea di II livel­lo in vio­li­no baroc­co e clas­si­co pre­sa con il mas­si­mo dei voti e la Lode, pres­so il Con­ser­va­to­rio “F.A. Bon­por­ti” di Tren­to. Ques­to gra­zie ai pre­zio­si inseg­na­men­ti dei docen­ti Alber­to Mar­ti­ni, Ste­fa­no Mon­ta­na­ri e Enri­co Ono­fri ai qua­li sarò eter­na­men­te gra­ta per tut­to il sape­re e la pas­sio­ne che mi han­no tras­mes­so! Ho par­te­ci­pa­to poi a diver­se incis­io­ni dis­co­gra­fi­che e video di ope­re con stru­men­ti ori­gi­na­li, con le qua­li ho vin­to diver­si rico­no­sci­men­ti, come  le ope­re “La Salus­tia” e il “Pri­gio­nier Super­bo” di G.B. Per­go­le­si con l’” Acca­de­mia baroc­ca dei Vir­tuo­si Italiani”.

Da diver­si anni una del­le mie gran­di pas­sio­ni è anche la didat­ti­ca rivol­ta soprat­tut­to, alle  prime fasi dell’approccio vio­li­ni­sti­co, alla qua­le mi ded­ico con inten­si­tà ed entusiasmo .

Ho col­la­bo­ra­to per die­ci anni con il M° Wal­ter Daga, in qua­li­tà di sua pri­ma assis­ten­te e con num­e­ro­se scuo­le musi­cali su ter­ri­to­rio nazio­na­le, anche per pro­get­ti dedi­ca­ti allo svi­lup­po dell’attività musi­cale di insie­me per i più pic­co­li. Da anni svol­go una atti­vi­tà di ricer­ca in ques­to ambi­to attra­ver­so lo stu­dio e l’analisi del­le diver­se meto­do­lo­gie di approc­cio allo stru­men­to, soprat­tut­to per i pic­co­lis­si­mi. Curo da diver­si anni, un pro­get­to estivo sul­la Musi­ca d’insieme per stru­men­ti ad arco, dedi­ca­to ai ragaz­zi. 

Nel 2020 ho rice­vu­to l’incarico dal Con­ser­va­to­rio di Musi­ca “L. Maren­zio” di Bre­scia, per l’insegnamento nei Cor­si Base di Vio­li­no. Ruo­lo che rico­pro tutt’ora.

Suo­no con un magni­fi­co vio­li­no Romeo Anto­niaz­zi del 1916.

BIOGRAFIA

Sono nata a Bol­za­no, dove ho ini­zia­to pres­to lo stu­dio del vio­li­no nel Con­ser­va­to­rio del­la mia cit­tà. Ho pro­se­gui­to poi gli stu­di pres­so il Con­ser­va­to­rio “F.E. Dall’ Aba­co” di Vero­na con il M° Wal­ter Daga. Dopo aver con­se­gui­to il diplo­ma in Vio­li­no, mi sono per­fe­zio­na­ta con il M° Felix Aio, la Sig.ra Ana Chu­ma­chen­co e  il M° S. Kravtchen­co del Con­ser­va­to­rio Tchai­kovs­ky di Mos­ca. Nel 1990 vin­co il pri­mo pos­to al Con­cor­so Inter­na­zio­na­le pres­so l’ Orches­tra del­la Fon­da­zio­ne Are­na di Vero­na con la qua­le col­la­bo­ro tut­to­ra rico­pren­do più vol­te il ruo­lo di con­cer­ti­no dei Pri­mi violini.

Diver­si ed importan­ti come, “Gli Archi Ita­lia­ni”, l’”Accademia I Filar­mo­ni­ci”, “I Came­ris­ti Lom­bar­di”, il quar­tet­to “Quat­tro Archi Più….”, il quar­tet­to “Athe­sis”, i solis­ti de l’ “Acca­de­mia I Filar­mo­ni­ci”, “I Vir­tuo­si Ita­lia­ni”, l’”Accademia Baroc­ca de I Vir­tuo­si Ita­lia­ni” sono i comples­si con i qua­li ho svol­to e svol­go tutt’ora, un’intensa atti­vi­tà sia con­cer­tis­ti­ca, che dis­co­gra­fi­ca. Con tali for­ma­zio­ni ho effet­tua­to num­e­ro­se tour­nee in Euro­pa, Asia, Sta­ti Uniti e Suda­me­ri­ca, rico­pren­do più vol­te il ruo­lo di Solis­ta, Pri­mo vio­li­no di Spal­la e con­cer­ti­no dei Pri­mi violini.

Nel 2006 un tra­guar­do per me mol­to importan­te: la Lau­rea di II livel­lo in vio­li­no baroc­co e clas­si­co pre­sa con il mas­si­mo dei voti e la Lode, pres­so il Con­ser­va­to­rio “F.A. Bon­por­ti” di Tren­to. Ques­to gra­zie ai pre­zio­si inseg­na­men­ti dei docen­ti Alber­to Mar­ti­ni, Ste­fa­no Mon­ta­na­ri e Enri­co Ono­fri ai qua­li sarò eter­na­men­te gra­ta per tut­to il sape­re e la pas­sio­ne che mi han­no tras­mes­so! Ho par­te­ci­pa­to poi a diver­se incis­io­ni dis­co­gra­fi­che e video di ope­re con stru­men­ti ori­gi­na­li, con le qua­li ho vin­to diver­si rico­no­sci­men­ti, come  le ope­re “La Salus­tia” e il “Pri­gio­nier Super­bo” di G.B. Per­go­le­si con l’” Acca­de­mia baroc­ca dei Vir­tuo­si Italiani”.

Da diver­si anni una del­le mie gran­di pas­sio­ni è anche la didat­ti­ca rivol­ta soprat­tut­to, alle  prime fasi dell’approccio vio­li­ni­sti­co, alla qua­le mi ded­ico con inten­si­tà ed entusiasmo .

Ho col­la­bo­ra­to per die­ci anni con il M° Wal­ter Daga, in qua­li­tà di sua pri­ma assis­ten­te e con num­e­ro­se scuo­le musi­cali su ter­ri­to­rio nazio­na­le, anche per pro­get­ti dedi­ca­ti allo svi­lup­po dell’attività musi­cale di insie­me per i più pic­co­li. Da anni svol­go una atti­vi­tà di ricer­ca in ques­to ambi­to attra­ver­so lo stu­dio e l’analisi del­le diver­se meto­do­lo­gie di approc­cio allo stru­men­to, soprat­tut­to per i pic­co­lis­si­mi. Curo da diver­si anni, un pro­get­to estivo sul­la Musi­ca d’insieme per stru­men­ti ad arco, dedi­ca­to ai ragazzi.

Nel 2020 ho rice­vu­to l’incarico dal Con­ser­va­to­rio di Musi­ca “L. Maren­zio” di Bre­scia, per l’insegnamento nei Cor­si Base di Vio­li­no. Ruo­lo che rico­pro tutt’ora.

Suo­no con un magni­fi­co vio­li­no Romeo Anto­niaz­zi del 1916.

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