FEDERICA RAGNINI
Bolzano
VIOLONCELLO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Vengo da una famiglia di musicisti quindi per me è stato molto naturale appassionarmi ad uno strumento. Ho sempre voluto suonare il violoncello, altri strumenti non sono mai stati un’opzione. I miei genitori hanno cresciuto me e mia sorella facendoci ascoltare moltissima musica, tra cui anche quella classica. Mi ricordo di aver scelto il violoncello dopo aver ascoltato le Suites di Bach.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista? Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Penso che i concerti perfetti, sia da ascoltare che suonati in prima persona, siano quelli dove è chiaro cosa si vuole dire e trasmettere. La cosa importante è avere sempre qualcosa da comunicare, altrimenti sono solo note.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Difficile domanda. Mi sarebbe piaciuto studiare lettere all’università oppure fare l’arredatrice d’interni
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
Quello dove osservo mio figlio che mi guarda stupito e affascinato ascoltando la stessa musica che ascolto io.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Molta musica jazz, elettronica, molto cantautorato italiano sia passato che presente e, a volte, musica classica!
FEDERICA RAGNINI
Bolzano
VIOLONCELLO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Vengo da una famiglia di musicisti quindi per me è stato molto naturale appassionarmi ad uno strumento. Ho sempre voluto suonare il violoncello, altri strumenti non sono mai stati un’opzione. I miei genitori hanno cresciuto me e mia sorella facendoci ascoltare moltissima musica, tra cui anche quella classica. Mi ricordo di aver scelto il violoncello dopo aver ascoltato le Suites di Bach.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista? Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Penso che i concerti perfetti, sia da ascoltare che suonati in prima persona, siano quelli dove è chiaro cosa si vuole dire e trasmettere. La cosa importante è avere sempre qualcosa da comunicare, altrimenti sono solo note.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Difficile domanda. Mi sarebbe piaciuto studiare lettere all’università oppure fare l’arredatrice d’interni
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
Quello dove osservo mio figlio che mi guarda stupito e affascinato ascoltando la stessa musica che ascolto io.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Molta musica jazz, elettronica, molto cantautorato italiano sia passato che presente e, a volte, musica classica!
BIOGRAPHIE
Federica inizia lo studio del violoncello a sette anni all’Istituto “A.Vivaldi” di Bolzano, continuando al Conservatorio “C.Monteverdi” di Bolzano, diplomandosi nel 2012 sotto la guida del prof. Lucio Labella Danzi. Dopo aver frequentato il corso di alto perfezionamento a Portogruaro nella classe di Enrico Bronzi, ottiene nel 2015 il Diploma Accademico di secondo livello presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino nella classe del prof. Dario Destefano.
Collabora in questi anni con le orchestre della fondazione DeSono e con l’Orchestra Filarmonica di Torino, con le quali ha la possibilità di lavorare con artisti come Alessandro Moccia, Helena Winkelman, Enrico Dindo e molti altri. Nell’anno accademico 2016/2017 è stata scelta dal Prof. Carlo Bertola come assistente della sua classe di musica da camera presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino, potendo così approfondire il ruolo di insegnante.
Nel triennio 2016–2019 ha frequentato i Corsi di Perfezionamento presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma nella classe di Giovanni Sollima, partecipando al progetto di collaborazione tra l’Accademia di S.Cecilia, la Cello Biennale di Amsterdam e la Netherlands Philarmonic nella primavera del 2018.
Ha preso parte negli anni a masterclasses con Enrico Dindo, Iyes Savary, Tatjana Vassjlieva, Thomas Demenga, Christophe Coin (Quatour Mosaiques) e Asier Polo, e nel giugno del 2022 ha ottenuto il Master Performance presso la Musikhochschule di Lucerna nella classe di Christian Poltéra.
Ha collaborato come aggiunta con l’Orchestra Filarmonica ‘Arturo Toscanini’ di Parma, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra della Fondazione DeSono, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e l’Orchestra Regionale Toscana. È stata membro stabile del Colibrì Ensemble di Pescara fino al 2022, dove ha potuto conoscere e collaborare con musicisti come Alexander Lonquich, Sergio Azzolini, Calogero Palermo, i membri della Tonhalle Orchester Zürich e dei Berliner Philarmoniker.
Fa parte del Conductus Ensemble di Merano, gruppo d’archi creato dal violinista e compositore Marcello Fera che mescola influenze classiche, contemporanee e popolari in vari campi artistici. Da sempre dedita alla musica da camera, si avvicina al quartetto d’archi grazie ad Andrea Repetto, che le infonde tutto l’amore e la dedizione per questo repertorio.
Nel 2016 fonda il suo quartetto (zArt Quartett), con il quale nel biennio 2017/2019 frequenta il Graduate Course presso la Musikhochschule di Basilea sotto la guida di Rainer Schmidt (Hagen Quartett). Nel tempo ha seguito le lezioni di grandi cameristi come Christophe Coin (Quatour Mosaiques), Bruno Giuranna, Lorenzo Coppola, i membri del Quartetto Belcea, Valentin Erben, Eberhart Feltz e Rainer Schmidt.
Nel 2019, assieme al suo quartetto, partecipa al Concorso Sergio Dragoni organizzato e promosso dalla Società del Quartetto di Milano, vincendo il primo premio, il premio del pubblico e il premio per la miglior esecuzione del brano contemporaneo ‘Aria’ di Silvia Colasanti, commissionato per il concorso.
Ha suonato per varie stagioni e società concertistiche italiane come la Società del Quartetto di Milano, la Società del Quartetto di Vicenza, la Società dei Concerti di Trieste, MiTo-Settembre Musica, Società Filarmonica di Trento, Amici della Musica di Modena.
Dall’estate 2021, organizza assieme alla sua associazione il festival ‘Sette Parole’ in Umbria, una rassegna di musica da camera che ha come obiettivo quello di colmare la distanza tra musicisti e pubblico.
BIOGRAPHIE
Federica inizia lo studio del violoncello a sette anni all’Istituto “A.Vivaldi” di Bolzano, continuando al Conservatorio “C.Monteverdi” di Bolzano, diplomandosi nel 2012 sotto la guida del prof. Lucio Labella Danzi. Dopo aver frequentato il corso di alto perfezionamento a Portogruaro nella classe di Enrico Bronzi, ottiene nel 2015 il Diploma Accademico di secondo livello presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino nella classe del prof. Dario Destefano.
Collabora in questi anni con le orchestre della fondazione DeSono e con l’Orchestra Filarmonica di Torino, con le quali ha la possibilità di lavorare con artisti come Alessandro Moccia, Helena Winkelman, Enrico Dindo e molti altri. Nell’anno accademico 2016/2017 è stata scelta dal Prof. Carlo Bertola come assistente della sua classe di musica da camera presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino, potendo così approfondire il ruolo di insegnante.
Nel triennio 2016–2019 ha frequentato i Corsi di Perfezionamento presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma nella classe di Giovanni Sollima, partecipando al progetto di collaborazione tra l’Accademia di S.Cecilia, la Cello Biennale di Amsterdam e la Netherlands Philarmonic nella primavera del 2018.
Ha preso parte negli anni a masterclasses con Enrico Dindo, Iyes Savary, Tatjana Vassjlieva, Thomas Demenga, Christophe Coin (Quatour Mosaiques) e Asier Polo, e nel giugno del 2022 ha ottenuto il Master Performance presso la Musikhochschule di Lucerna nella classe di Christian Poltéra.
Ha collaborato come aggiunta con l’Orchestra Filarmonica ‘Arturo Toscanini’ di Parma, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra della Fondazione DeSono, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e l’Orchestra Regionale Toscana. È stata membro stabile del Colibrì Ensemble di Pescara fino al 2022, dove ha potuto conoscere e collaborare con musicisti come Alexander Lonquich, Sergio Azzolini, Calogero Palermo, i membri della Tonhalle Orchester Zürich e dei Berliner Philarmoniker.
Fa parte del Conductus Ensemble di Merano, gruppo d’archi creato dal violinista e compositore Marcello Fera che mescola influenze classiche, contemporanee e popolari in vari campi artistici. Da sempre dedita alla musica da camera, si avvicina al quartetto d’archi grazie ad Andrea Repetto, che le infonde tutto l’amore e la dedizione per questo repertorio.
Nel 2016 fonda il suo quartetto (zArt Quartett), con il quale nel biennio 2017/2019 frequenta il Graduate Course presso la Musikhochschule di Basilea sotto la guida di Rainer Schmidt (Hagen Quartett). Nel tempo ha seguito le lezioni di grandi cameristi come Christophe Coin (Quatour Mosaiques), Bruno Giuranna, Lorenzo Coppola, i membri del Quartetto Belcea, Valentin Erben, Eberhart Feltz e Rainer Schmidt.
Nel 2019, assieme al suo quartetto, partecipa al Concorso Sergio Dragoni organizzato e promosso dalla Società del Quartetto di Milano, vincendo il primo premio, il premio del pubblico e il premio per la miglior esecuzione del brano contemporaneo ‘Aria’ di Silvia Colasanti, commissionato per il concorso.
Ha suonato per varie stagioni e società concertistiche italiane come la Società del Quartetto di Milano, la Società del Quartetto di Vicenza, la Società dei Concerti di Trieste, MiTo-Settembre Musica, Società Filarmonica di Trento, Amici della Musica di Modena.
Dall’estate 2021, organizza assieme alla sua associazione il festival ‘Sette Parole’ in Umbria, una rassegna di musica da camera che ha come obiettivo quello di colmare la distanza tra musicisti e pubblico.