LORENZO GUIDA
Bolzano
VIOLONCELLO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Innanzitutto premetto che sono nato in una famiglia di musicisti, mio padre è direttore d’orchestra, mia madre ha studiato in conservatorio a Milano, mio fratello è pianista; il che mi ha sicuramente indirizzato nelle mie scelte, che comunque ho sempre preso in totale autonomia. Ma la vera occasione in cui ho scelto di iniziare a suonare il violoncello è stata quando avevo cinque anni: un violoncellista amico di mio fratello mi ha preso in braccio e mi ha fatto suonare le corde vuote. Sono rimasto completamente folgorato dal calore del suono e dalla potenza delle vibrazioni di questo strumento. Dopo qualche mese ho cominciato a studiare violoncello.
Come ti prepari prima dell’inizio di un concerto?
La preparazione per un concerto richiede uno sforzo durissimo a livello mentale, fisico ed emotivo. Cerco sempre di dare il meglio di me in questa fase e di raggiungere il più alto livello possibile. Finita questa fase arriva il giorno del concerto e in quel momento penso che ormai la fatica è terminata e mi lascio andare al piacere di suonare sul palco e di godere nel far musica, la vera ragione per cui noi musicisti abbiamo scelto questa professione.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista?
La totale libertà quando si suona in concerto, ovvero l’abbandonarsi al piacere di sentire ed esprimere le emozioni e più in generale la propria natura autentica. Dunque il ritrovare se stessi e di conseguenza la strada per la felicità.
Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Un concerto è perfetto se in ogni istante il musicista riesce ad esprimere la propria autenticità e dunque l’entusiasmo per la musica che sta eseguendo. Ne consegue che il pubblico sarà estasiato dalla prima nota all’ultima. Per ottenere questo serve sensibilità, immaginazione, intelligenza e duro lavoro per decenni per riuscire a svincolarsi da ogni tipo di problematica, comprese quelle tecnico-strumentali.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Mi sarebbe piaciuto dedicarmi alla scrittura o alla filosofia. Sono sempre stato appassionato anche di aerei, non mi dispiacerebbe essere un pilota in un’altra vita!
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
L’ora che dedico ogni giorno a scale e arpeggi, indispensabile per mantenere la solidità tecnica e per potersi poi svincolare dall’aspetto strumentale nel far musica.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Ascolto principalmente musica classica. Sono profondamente innamorato della musica di Wagner, specialmente di “Der Ring des Nibelungen” e “Parsifal”, nonché adoro Bruckner, Richard Strauss, Bach, Schumann, Brahms, i russi Prokofiev e Shostakovich e tanti altri ancora.
Il tuo talento nascosto?
Mi riuscivano bene le traduzioni dal greco quando ero al liceo!
Cosa apprezzi maggiormente dell’Alto Adige?
La straordinaria ricchezza naturalistica che ne fa uno dei più bei paesaggi in assoluto al mondo. E inoltre la molteplicità di influssi nel campo socio-culturale e linguistico, dovuta allo scambio e la reciproca influenza tra cultura tedesca e italiana. Questo non può che giovare ed essere di ispirazione per gli artisti.
Oltre alla musica, qual è la tua passione più grande?
Adoro leggere, specialmente testi filosofici oppure romanzi e racconti con profondi spunti di riflessione. Negli ultimi tempi mi sono appassionato molto ai testi di Nietzsche e al teatro dell’assurdo di Beckett.
Nella tua vita da musicista ti sono mai successi episodi folli o buffi?
Sì ahimè! Per esempio una volta stavo suonando a Berlino e dopo due battute inizia a scapparmi il puntale. Non proprio il modo migliore per iniziare un’esecuzione…
LORENZO GUIDA
Bolzano
VIOLONCELLO
Come e in che occasione hai scelto il tuo strumento?
Innanzitutto premetto che sono nato in una famiglia di musicisti, mio padre è direttore d’orchestra, mia madre ha studiato in conservatorio a Milano, mio fratello è pianista; il che mi ha sicuramente indirizzato nelle mie scelte, che comunque ho sempre preso in totale autonomia. Ma la vera occasione in cui ho scelto di iniziare a suonare il violoncello è stata quando avevo cinque anni: un violoncellista amico di mio fratello mi ha preso in braccio e mi ha fatto suonare le corde vuote. Sono rimasto completamente folgorato dal calore del suono e dalla potenza delle vibrazioni di questo strumento. Dopo qualche mese ho cominciato a studiare violoncello.
Come ti prepari prima dell’inizio di un concerto?
La preparazione per un concerto richiede uno sforzo durissimo a livello mentale, fisico ed emotivo. Cerco sempre di dare il meglio di me in questa fase e di raggiungere il più alto livello possibile. Finita questa fase arriva il giorno del concerto e in quel momento penso che ormai la fatica è terminata e mi lascio andare al piacere di suonare sul palco e di godere nel far musica, la vera ragione per cui noi musicisti abbiamo scelto questa professione.
Qual è la cosa più bella dell’essere musicista?
La totale libertà quando si suona in concerto, ovvero l’abbandonarsi al piacere di sentire ed esprimere le emozioni e più in generale la propria natura autentica. Dunque il ritrovare se stessi e di conseguenza la strada per la felicità.
Quali sono gli ingredienti indispensabili per un “concerto perfetto”?
Un concerto è perfetto se in ogni istante il musicista riesce ad esprimere la propria autenticità e dunque l’entusiasmo per la musica che sta eseguendo. Ne consegue che il pubblico sarà estasiato dalla prima nota all’ultima. Per ottenere questo serve sensibilità, immaginazione, intelligenza e duro lavoro per decenni per riuscire a svincolarsi da ogni tipo di problematica, comprese quelle tecnico-strumentali.
Che carriera avresti intrapreso, se non ti fossi dedicato alla musica?
Mi sarebbe piaciuto dedicarmi alla scrittura o alla filosofia. Sono sempre stato appassionato anche di aerei, non mi dispiacerebbe essere un pilota in un’altra vita!
Qual è il momento più significativo nella tua quotidianità di musicista?
L’ora che dedico ogni giorno a scale e arpeggi, indispensabile per mantenere la solidità tecnica e per potersi poi svincolare dall’aspetto strumentale nel far musica.
Che tipo di musica ascolti a casa?
Ascolto principalmente musica classica. Sono profondamente innamorato della musica di Wagner, specialmente di “Der Ring des Nibelungen” e “Parsifal”, nonché adoro Bruckner, Richard Strauss, Bach, Schumann, Brahms, i russi Prokofiev e Shostakovich e tanti altri ancora.
Il tuo talento nascosto?
Mi riuscivano bene le traduzioni dal greco quando ero al liceo!
Cosa apprezzi maggiormente dell’Alto Adige?
La straordinaria ricchezza naturalistica che ne fa uno dei più bei paesaggi in assoluto al mondo. E inoltre la molteplicità di influssi nel campo socio-culturale e linguistico, dovuta allo scambio e la reciproca influenza tra cultura tedesca e italiana. Questo non può che giovare ed essere di ispirazione per gli artisti.
Oltre alla musica, qual è la tua passione più grande?
Adoro leggere, specialmente testi filosofici oppure romanzi e racconti con profondi spunti di riflessione. Negli ultimi tempi mi sono appassionato molto ai testi di Nietzsche e al teatro dell’assurdo di Beckett.
Nella tua vita da musicista ti sono mai successi episodi folli o buffi?
Sì ahimè! Per esempio una volta stavo suonando a Berlino e dopo due battute inizia a scapparmi il puntale. Non proprio il modo migliore per iniziare un’esecuzione…
BIOGRAFIA
Nato a Torino nel 1999, si diploma sedicenne con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Dario Destefano.
Contemporaneamente studia sino al 2018 con Natalia Gutman presso la Scuola di Musica di Fiesole. Segue masterclass tenute da David Geringas, Mischa Maisky, Wolfgang Emanuel Schmidt, Jens Peter Maintz, Asier Polo, Thomas Demenga, Peter Bruns.
Ha frequentato sotto la guida di Johannes Goritzki il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio di Lugano conseguendo il titolo di laurea.
Recentemente ha conseguito il Master of Arts in Specialized Music Performance sotto la guida di Asier Polo.
Si aggiudica il 1° premio con menzione speciale al Concorso Nazionale d’Archi “Vittorio Veneto” e il 1° premio al concorso “Pugnani”.
Vince il concorso “International Cello Competition 2016 NYIAA”, che gli consente di esibirsi presso il Carnegie Hall di New York.
E’ stato premiato a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini nell’ambito delle manifestazioni per “La Festa Europea della Musica 2016”.
Recentemente si aggiudica il “Premio Cidade de Coruña” (ovvero 1° premio) al V Concorso Soncello 2023 a La Coruña, in Spagna. Tale vittoria gli consentirà di suonare il Concerto n.1 di Shostakovich con l’Orquesta Sinfónica de Galicia nella stagione 2023–2024.
Suona spesso come solista collaborando con direttori quali Johannes Goritzki, Arturo Tamayo, Marc Kissoczy, Florian Merz.
All’età di 14 anni debutta come solista con il concerto per violoncello e orchestra di Saint-Saëns. Nell’ottobre del 2017 nella prestigiosa stagione dell’Unione Musicale di Torino suona le “Variations de concert” di Jean Françaix per violoncello e orchestra d’archi.
Esegue come solista “Phantasiestück in C’s Manier” di Friedrich Cerha con l’Orchestra del Conservatorio di Lugano e il concerto viene trasmesso in diretta streaming dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana.
Ha suonato le Variazioni su un Tema Rococò di Tchaikovsky con l’Orchestra della Svizzera Italiana. Recentemente è stato scelto per eseguire il Concerto n.2 in Re maggiore di Haydn con l’orchestra Chursächsischen Philarmonie presso il König Albert Theater a Bad Elster (Germania).
Si esibisce in importanti sale da concerto nonché per rinomate stagioni concertistiche e manifestazioni come il Festival “Back to Bach”, “Torino Classical Music Festival”, Festival Ticino Musica, Festival MITO 2019, Garda Lake Music Festival, LacMus Festival, la stagione della De Sono e dell’Unione Musicale, Casalmaggiore International Music Festival.
Suona spesso in varie formazioni cameristiche collaborando con musicisti di grande rilievo come Louis Lortie, Anton Dressler, Paolo Bressan, con le prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della Camerata Salzburg, ovvero Roberto Righetti, Simone Briatore, Stefano Guarino.
Suona regolarmente in duo con il fratello, pianista, con cui si esibisce sia in Italia — nella stagione da camera de “Laverdi” di Milano, presso il “Noli Festival” (Savona), nella stagione Ensemble Nuove Musiche di Savona – che all’estero, per il LAC di Lugano, a Düsseldorf, Città del Messico e Città del Guatemala.
Nel 2022 costituisce il trio Kobalt insieme alla violinista Irenè Fiorito e al pianista Riccardo Ronda, con i quali svolge un’intensa attività concertistica e recentemente vince il 1° premio al Concorso Gasparo Da Salò di Brescia.
Nel 2017 gli viene assegnata la borsa di studio dell’Associazione per la Musica De Sono finalizzata alla
frequenza del Master a Lugano; è stato inoltre assegnatario della borsa di perfezionamento “Talenti musicali, Fondazione CRT” e della borsa di studio Ente CRF erogata dalla Scuola di Musica di Fiesole.
Frequenta le masterclass che Thomas Demenga tiene nell’ambito delle attività che l’Associazione per la Musica De Sono offre ai suoi borsisti. Ha ricevuto per due anni consecutivi per la borsa di studio dalla Stiftung Lyra di Zurigo “per il sostegno di giovani musicisti di grande talento”.
Lorenzo Guida suona il violoncello Erminio Farina 1910, concesso in comodato d’uso gratuito dalla Fonda- zione Antonio Carlo Monzino. (www.fondazioneacmonzino.it)
Lorenzo Guida indirizzo email: lorenzocello.11@gmail.com
BIOGRAFIA
Nato a Torino nel 1999, si diploma sedicenne con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Dario Destefano.
Contemporaneamente studia sino al 2018 con Natalia Gutman presso la Scuola di Musica di Fiesole. Segue masterclass tenute da David Geringas, Mischa Maisky, Wolfgang Emanuel Schmidt, Jens Peter Maintz, Asier Polo, Thomas Demenga, Peter Bruns.
Ha frequentato sotto la guida di Johannes Goritzki il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio di Lugano conseguendo il titolo di laurea.
Recentemente ha conseguito il Master of Arts in Specialized Music Performance sotto la guida di Asier Polo.
Si aggiudica il 1° premio con menzione speciale al Concorso Nazionale d’Archi “Vittorio Veneto” e il 1° premio al concorso “Pugnani”.
Vince il concorso “International Cello Competition 2016 NYIAA”, che gli consente di esibirsi presso il Carnegie Hall di New York.
E’ stato premiato a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini nell’ambito delle manifestazioni per “La Festa Europea della Musica 2016”.
Recentemente si aggiudica il “Premio Cidade de Coruña” (ovvero 1° premio) al V Concorso Soncello 2023 a La Coruña, in Spagna. Tale vittoria gli consentirà di suonare il Concerto n.1 di Shostakovich con l’Orquesta Sinfónica de Galicia nella stagione 2023–2024.
Suona spesso come solista collaborando con direttori quali Johannes Goritzki, Arturo Tamayo, Marc Kissoczy, Florian Merz.
All’età di 14 anni debutta come solista con il concerto per violoncello e orchestra di Saint-Saëns. Nell’ottobre del 2017 nella prestigiosa stagione dell’Unione Musicale di Torino suona le “Variations de concert” di Jean Françaix per violoncello e orchestra d’archi.
Esegue come solista “Phantasiestück in C’s Manier” di Friedrich Cerha con l’Orchestra del Conservatorio di Lugano e il concerto viene trasmesso in diretta streaming dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana.
Ha suonato le Variazioni su un Tema Rococò di Tchaikovsky con l’Orchestra della Svizzera Italiana. Recentemente è stato scelto per eseguire il Concerto n.2 in Re maggiore di Haydn con l’orchestra Chursächsischen Philarmonie presso il König Albert Theater a Bad Elster (Germania).
Si esibisce in importanti sale da concerto nonché per rinomate stagioni concertistiche e manifestazioni come il Festival “Back to Bach”, “Torino Classical Music Festival”, Festival Ticino Musica, Festival MITO 2019, Garda Lake Music Festival, LacMus Festival, la stagione della De Sono e dell’Unione Musicale, Casalmaggiore International Music Festival.
Suona spesso in varie formazioni cameristiche collaborando con musicisti di grande rilievo come Louis Lortie, Anton Dressler, Paolo Bressan, con le prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della Camerata Salzburg, ovvero Roberto Righetti, Simone Briatore, Stefano Guarino.
Suona regolarmente in duo con il fratello, pianista, con cui si esibisce sia in Italia — nella stagione da camera de “Laverdi” di Milano, presso il “Noli Festival” (Savona), nella stagione Ensemble Nuove Musiche di Savona – che all’estero, per il LAC di Lugano, a Düsseldorf, Città del Messico e Città del Guatemala.
Nel 2022 costituisce il trio Kobalt insieme alla violinista Irenè Fiorito e al pianista Riccardo Ronda, con i quali svolge un’intensa attività concertistica e recentemente vince il 1° premio al Concorso Gasparo Da Salò di Brescia.
Nel 2017 gli viene assegnata la borsa di studio dell’Associazione per la Musica De Sono finalizzata alla
frequenza del Master a Lugano; è stato inoltre assegnatario della borsa di perfezionamento “Talenti musicali, Fondazione CRT” e della borsa di studio Ente CRF erogata dalla Scuola di Musica di Fiesole.
Frequenta le masterclass che Thomas Demenga tiene nell’ambito delle attività che l’Associazione per la Musica De Sono offre ai suoi borsisti. Ha ricevuto per due anni consecutivi per la borsa di studio dalla Stiftung Lyra di Zurigo “per il sostegno di giovani musicisti di grande talento”.
Lorenzo Guida suona il violoncello Erminio Farina 1910, concesso in comodato d’uso gratuito dalla Fonda- zione Antonio Carlo Monzino. (www.fondazioneacmonzino.it)
Lorenzo Guida indirizzo email: lorenzocello.11@gmail.com